Come vi avevo anticipato in questo post prima delle vacanze natalizie, in questo periodo mi sono dedicata a
contenuti più leggeri e meno impegnativi. Ho messo da parte la
classica programmazione di QuiCopy per lasciare spazio a temi
legati all'intrattenimento, direi.
Così, mi sono fatta prendere la mano e
vi ho proposto classifiche, vi ho consigliato libri e richiesto
pareri. Insomma, le Rubriche di QuiCopy sono davvero un
ricordo lontano! Ed oggi, non ho alcuna intenzione di smentirmi.
Eh già, perché sarete vittime di un
piccolo esperimento che rappresenterà la fase prodromica di
un progetto più ampio che
intendo realizzare nel 2013. Da sempre, sono convinta che la
comunicazione sia un mezzo potente, capace di stimolare le menti ed
appagare gli animi.
La mia prima passione è stata,
sicuramente, la comunicazione scritta che mi ha da sempre
affascinata. Crescendo, poi, ho scoperto altre modalità di
espressione, tutte suggestive e coinvolgenti. Così, mi sono
avvicinata alla pittura e al disegno, svelando la forza immediata
delle immagini.
Solo in seguito ho capito quanto
queste, unite alle parole scritte, potessero essere potenti.
In un certo senso, è come se tesi ed antitesi si incontrassero per
generare la sintesi perfetta di un messaggio universale.
Col tempo, ho capito quanto fosse
importante impiegare ogni mezzo a nostra disposizione per esprimere
idee e diffondere messaggi. Così, l'evoluzione naturale di
questo percorso mi ha inevitabilmente portata verso la musica. Ossia,
l'insieme di quei suoni capaci di evocare immagini e
rappresentazioni.
Pensate a quanto sarebbe bello poter
fondere insieme questi tre elementi. Quanto potente possa essere un
messaggio diffuso attraverso l'impiego di parole, immagini e musica.
Allora, ho pensato che QuiCopy potesse essere il luogo ideale
in cui sperimentare e mettere alla prova la comunicazione.
Per questo motivo ho ideato un progetto
che, progressivamente, ci porterà verso quella che sarà una vera e
propria integrazione dialettica di parole, immagini e musica. Perché
credo che la forza delle parole possa essere massimizzata grazie
all'impiego delle immagini – immediate e dirette – e dei suoni,
della musica – evocativa ed emozionante.
Oggi, quindi, inizieremo con una prima
fase piuttosto semplice. Vi leggerò un racconto. Sicuramente,
vi starete chiedendo che senso abbia tutto questo. In realtà, la
motivazione di ciò è presto detta: quando leggo un libro, spesso,
mi capita di chiedermi quale tono l'autore avrebbe davvero voluto
impiegare.
So che per molti si tratta di una mera
questione di stile – argomento che abbiamo già affrontato
in questo post – ma io credo che alla base ci sia qualcosa
di più profondo. Insomma, pensate a quanto sarebbe bello se il
nostro scrittore preferito ci leggesse il suo stesso romanzo.
Solo così potremmo coglierne appieno
la natura, il significato, l'essenza più vera. Ecco, quindi, che
oggi ho deciso di leggervi il primo racconto che ho pubblicato
su QuiCopy: Forno Caldo.
So che molti di voi l'hanno trovato piuttosto esteso e complicato, ma
sono convinta che in questo modo la sua natura venga davvero
sviscerata.
Mi rendo conto che ascoltare qualcuno
che ci racconta qualcosa che già abbiamo letto possa apparire noioso
e monotono. Tuttavia, vi chiedo solo di prestarvi a questo
esperimento. Per qualche secondo, almeno! Sarà sufficiente
chiudere gli occhi e stare ad ascoltare. La qualità dell'audio non è
certamente delle migliori: il volume è piuttosto basso e volutamente
non ho impiegato effetti. Ma se il progetto dovesse suscitare il
riscontro che spero, provvederò ad implementare le prestazioni. Per
ora, sarà sufficiente che ascoltiate per qualche minuto la
registrazione. Se non avete ancora letto il racconto, vi pregherei di
farlo prima di iniziare (lo trovate a questa pagina).
Infatti, l'obiettivo di questo
esperimento è quello di cercare di capire se ascoltando il racconto,
avete percepito delle sensazioni diverse rispetto alla lettura. Se ci
sono dettagli che vi erano sfuggiti, oppure se ascoltando la mia voce
il testo appare meno chiaro rispetto a prima.
Insomma, un po' come quando vediamo la
versione cinematografica di un romanzo, mi piacerebbe che mi diceste
francamente se l'ascolto di un brano – letto direttamente dal suo
autore – modifica l'esperienza che abbiamo vissuto come lettori. Mi
rendo conto che la registrazione è piuttosto lunga, per questo vi
ringrazio per la vostra collaborazione. Buon ascolto!
Alla fine sei riuscita! Che strumento hai usato?
RispondiEliminaBella voce, dai ;)
Sì, in realtà ho deciso di farlo solo per avviare un progetto più ampio.
EliminaHo salvato il file mp3 sulla cartella public di Dropbox, poi ho incollato il link ottenuto in un codice html per generare il player audio.
La grafica è minimale, ma trattandosi di un esperimento! :)
La voce è piuttosto bruttina, dai! :D
Molto intelligente questo esperimento. Quasi, quasi ti rubo l'idea...
RispondiEliminaCiao Carlo,
EliminaTi ringrazio per i complimenti. Sei davvero gentile! :)