martedì 22 gennaio 2013

Come progettare una landing page efficace


La scorsa settimana abbiamo iniziato il nostro percorso alla scoperta delle landing pages. Infatti, nel post di mercoledì abbiamo approfondito questo argomento cercando di definirlo ed individuandone le funzioni principali.

Quello che faremo oggi è indicare gli elementi chiave che ci consentono di creare una landing page efficace e ben strutturata. In questo modo, otterremo una serie di utili passaggi da seguire per verificare di aver raggiunto l'obiettivo e, se necessario, correggere il tiro.



I contenuti di una landing page

Innanzitutto, è bene chiarire quali sono realmente i contenuti che possono essere inseriti all'interno di una landing page. Infatti, sebbene la sua creazione debba partire da una strategia definita e precisa, è bene tenere presente che l'elemento centrale che la caratterizza sono proprio i suoi contenuti.

In linea generale, potremmo asserire che le landing pages vanno costruite con l'obiettivo di fornire un'immagine coerente della nostra campagna. Questo significa che devono sempre rafforzare e, anzi, esplicitare con maggiore vigore il messaggio veicolato.

Da un punto di vista strategico e funzionale, i loro contenuti possono essere ricondotti a due tipologie principali:

  1. call-to-action (inviti ad agire) chiare ed esplicite;
  2. offerte speciali e promozioni mirate.

In linea generale, potremmo dire che una landing page dovrebbe contenere al suo interno contenuti utili per il suo target di riferimento. Un'impresa che si complica, soprattutto se pensiamo alla sua finalità prettamente promozionale.


Check list per una buona Landing Page

Come abbiamo detto, procediamo ora ad individuare una serie di punti fondamentali che dovrebbero essere contenuti in una landing page efficace. O meglio, costruiamo una check list da tenere a mente e spuntare ogni volta che ne creiamo una!

  1. Ogni volta che progettate una landing page verificate sempre che questa sia chiara, immediatamente comprensibile e facile da usare.
    Queste tre caratteristiche, infatti, ci permettono non solo di farci comprendere dall'utente che arriva alla nostra pagina di atterraggio, ma anche di renderla accessibile ed utile.

  2. Ricordatevi sempre di inserire le informazioni necessarie.
    Insomma, cercate la giusta misura e non esagerate. La stessa regola vale anche per le eventuali form inserite: richiedete solo i dati necessari. Non annoiate l'utente, pretendendo che passi troppo tempo a rilasciare dati per voi superflui.

  3. Verificate che le pagine siano ben create e compatibili con i vari dispositivi.
    Per dirla con un termine tecnico, la vostra landing page deve essere responsive. Non lasciate nulla al caso, soprattutto offrite l'opportunità ai clienti di accedervi e rispondere alla call-to-action da qualunque dispositivo.

  4. Fate sempre in modo che la vostra landing page sia coerente rispetto al messaggio veicolato dalla campagna.
    Ricordate che il suo obiettivo è quello di approfondire, specificare meglio il percorso comunicativo intrapreso. 

  5. Prestate molta attenzione all'impaginazione.
    In fin dei conti si tratta pur sempre di una pagina web, per cui optate per un'impostazione grafica chiara ed immediata. Quindi, via libera all'impiego di titoli, sottotitoli, elenchi puntati e numerati. Insomma, a tutti quegli accorgimenti che ci permettono di generare pagine web facilmente navigabili ed utilizzabili.

  6. Fate in modo che la call-to-action sia sempre visibile e comprensibile.
    Non sottovalutate mai l'utente. Quindi, proponetegli in modo chiaro il vostro invito ad agire rendendolo sì convincente, ma non invasivo o esplicitamente perentorio. Ricordate: la persuasione non ha nulla a che vedere con la coercizione!

  7. Se state presentando un prodotto o un servizio facilmente rappresentabile, non tralasciate di mettere ben in evidenza la sua fotografia o immagine.
    Questo aiuterà l'utente a sviluppare maggiormente la memoria visiva legata al messaggio veicolato, rafforzandola e stimolando maggiormente la call-to-action proposta.


Conclusioni

La forza e l'utilità delle landing pages è innegabile, soprattutto da un punto di vista strategico. Il web, purtroppo, è ricco di esempi negativi che, spesso, sviliscono questo strumento. Aspetto da non sottovalutare, ma anzi da sfruttare a proprio vantaggio per creare landing pages maggiormente utili agli utenti e, quindi, efficaci.


Letture consigliate

Oggi mi permetto di consigliarvi la lettura di un articolo in lingua inglese, che individua cinque motivi per i quali le vostre landing pages non funzionano. Una sorta di check list in negativo davvero utile e chiara! 


E voi, cosa ne pensate?

Credete che questa lista possa essere utile nella realizzazione di una landing page? Quali altri consigli aggiungereste in merito? Avete ancora qualche dubbio circa le landing pages e la loro efficacia?

4 commenti:

  1. La lista va bene, secondo me. C'è anche da considerare che le landing page sono dei test: si provano e si misurano i risultati. Poi si effettuano modifiche e si vede se hanno migliorato la situazione.

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    1. Vero, le landing page vanno intese come uno strumento in divenire: vista la loro immediatezza, l'efficacia è facilmente misurabile. Così le si può correggere, se necessario.

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  2. Se posso, aggiungerei una cosa, cioe' focalizzarsi sull'obiettivo. La landing page deve essere costruita con l'obiettivo di ottenere la conversione e quindi bisogna evitare che l'utente possa essere distratto da altre cose, tipo un menu'. L'unica modo di interagire a disposizione dell'utente è quello di compiere la call to action, compilando il form.

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    1. Ciao Melky,
      hai fatto bene a lasciare il tuo contributo! ;)

      Sono d'accordo: la landing page dovrebbe essere chiara, costruita su un obiettivo ed esplicita nell'indicare una precisa call to action.

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