venerdì 18 gennaio 2013

Gli errori in un testo, riconoscerli e correggerli

Quante volte navigando sul web in cerca di informazioni capita di rinvenire testi pieni zeppi di errori di varia natura? Molto, troppo spesso! Sì, perché la loro individuazione e correzione non sempre sono passaggi semplici ed immediati. Oggi, cercheremo di scoprire insieme alcuni consigli per rendere i nostri testi più scorrevoli e leggibili.

Innanzitutto, è bene chiarire che esistono numerose tipologie di errori, tutte ugualmente fastidiose. Da quelli ortografici e grammaticali, a quelli sintattici e morfologici. Senza dimenticare refusi, ripetizioni ed errori di forma. Insomma, il rischio di sbagliare è piuttosto elevato. Per tentare di evitarlo la prima cosa da fare è rileggere il testo.


Rilettura di un testo

A mio avviso, rileggere un testo è il primo passaggio da compiere non solo per individuare gli eventuali errori presenti, ma anche per sincerarsi di aver affrontato tutti gli argomenti nel modo dovuto. Dunque, una volta che abbiamo finito di scrivere un articolo, un post o un testo di qualsiasi natura, la prima cosa da fare – dopo essersi presi una pausa che ci permetta di distogliere il nostro pensiero da quanto trattato – è procedere alla rilettura. Sempre ad alta voce, mi raccomando!

Solo in questo modo, infatti, possiamo essere certi di cogliere tutte le sfumature del testo e di individuare errori, refusi e frasi poco convincenti. Il mio metodo personale prevede una serie di tre riletture, da compiersi in momenti differenti. Ecco i passaggi che seguo:

  • 1° RILETTURA: mi concentro sul senso dell'articolo, su quello che ho detto (il messaggio che intendevo comunicare è chiaro ed immediato?).

  • 2° RILETTURA: mi concentro sul suono, su come le frasi risultano all'orecchio (il testo sembra fluido e scorrevole?).

  • 3° RILETTURA: mi concentro sulle parole (i termini impiegati sono quelli giusti? Danno un'idea corretta e coerente di quanto volevo dire?).

Mi rendo conto che il procedimento possa sembrare lento e fin troppo maniacale, ma quando si lavora con le parole è sempre meglio essere certi del risultato. Chiaramente, questa serie di riletture a voce alta non elimina del tutto la presenza di errori e refusi. E allora, come fare?


5 consigli per individuare e correggere gli errori nei testi

Molti scelgono di affidarsi ai correttori automatici, ma per esperienza posso garantirvi che questo non basta. Per cercare di ridurre al minimo la presenza di refusi ed errori dai nostri scritti, esistono numerose strade. Io ne ho individuate cinque, che ritengo essere piuttosto efficaci.

  1. Quando scrivete un testo per il blog, dopo aver proceduto alla rilettura a voce alta, la cosa migliore da fare è quella di visionare il contenuto in anteprima. In questo modo, avrete una visione d'insieme più ampia e completa. Potrete vedere l'impaginazione definitiva del testo, così individuare gli errori sarà più semplice. Soprattutto nel caso di spazi, punteggiatura ed impiego delle lettere maiuscole.

  2. Moltissime persone non amano correggere i propri testi sullo schermo del computer, perché faticano a trovare i problemi. Dunque, se proprio dovete, stampate il testo così da agevolarvi nella correzione. Ma ricordate sempre di riciclare il foglio utilizzato, mi raccomando!

  3. Se rileggendo lo scritto non siete del tutto convinti di una frase, riformulatela in un'altra maniera. Insomma, provate ad esprimere lo stesso concetto in altri modi e poi rileggete il testo – o il singolo paragrafo – a voce alta, così da scegliere la formula più appropriata ed efficace.

  4. Tenete sempre a portata di mano un dizionario e consultatelo per ogni dubbio. Una buona abitudine è quella di dotarsi anche della versione sinonimi e contrari, così sarete certi di trovare la parola più adatta per esprimere la vostra idea.

  5. Esercitatevi nella scrittura. Questo è , a mio avviso, il modo migliore per limitare il numero di errori e rendere l'intero processo di correzione più semplice e veloce! Non limitatevi a scrivere su commissione – se siete professionisti – o a redigere i soli articoli per il blog, ma cercate di sperimentare. Ogni occasione può essere buona per mettere nero su bianco i nostri pensieri, migliorando così le nostre capacità di scrittura.


Letture consigliate

Ancora una volta sono a consigliarvi la lettura di un post utilissimo pubblicato sul blog mestierediscrivere. L'articolo propone varie soluzioni per la revisione dei vostri testi. Una serie di validi e utili consigli che sarebbe bene tenere sempre a mente.


E voi, cosa ne pensate?

Quale metodo seguite per individuare e correggere gli errori presenti nei vostri testi? Vi affidate alla sola rilettura, o seguite tecniche particolari?

12 commenti:

  1. Io rileggo il file a anche in anteprima impaginato. Il problema, però, è che molti blogger proprio non conoscono la grammatica e ci sono errori che vedo ormai da 10 anni. Continuo a leggere strafalcioni in blog di professionisti, i soliti "un'amico" e "un immagine" che non moriranno mai.

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    1. Lo so, è un'amara constatazione per gli addetti ai lavori. Diciamo pure che nemmeno gli errori di forma e sintassi mancano!
      Forse, basterebbe adottare un approccio più consapevole al blogging.

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    2. C'è anche da dire che in molti non sembrano conoscere quel simpatico tasto che si chiama "aggiorna" e permette di correggere i refusi anche dopo la pubblicazione :D

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    3. Sì, infatti capita molto spesso che errori e refusi non vengano corretti nemmeno dopo la pubblicazione. A dire il vero, non so se si tratti di mancanza di attenzione da parte del blogger o di disinteresse verso il lettore. Mah!

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    4. Forse entrambe le cose, o più semplicemente scarsa considerazione per ciò che si fa. L'idea che chi se ne importa se il post è scritto male, tanto i visitatori passano lo stesso a leggere il resoconto della mia giornata a scuola/ufficio/campo di carciofi.

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  2. Lui le versò velocemente un bicchierino di whisky, quasi senza che fosse possibile notare alcun movimento, e sussurrò: “Questo lo offre la casa!”.

    A quante riletture hai sottoposto il tuo ultimo racconto?

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    1. A dire il vero, non lo ricordo. Sai non sono sempre così meticolosa e precisa come dovrei! ;)

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    2. Capito, predichi bene e razzoli male.

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    3. Hai individuato l'errore nella tua frase, vero?

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    4. Peut-être, mai detto di essere infallibile! :D

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    5. Bon dai, te lo dico io.
      I personaggi, in un testo, non "sussurrano" col punto esclamativo che, come dice l'aggettivo stesso, serve a indicare un'esclamazione e non certo una frase detta sottovoce.
      La punteggiatura è fondamentale in ogni tipo di testo. Se si è ignoranti in questo, come si può pretendere di impartire lezioni di scrittura?
      Non è un attacco personale, ma la mia avversione nei confronti di un certo tipo di blog è nata proprio perchè c'è un sovraffollamento di maestrini improvvisati dalle mostruose lacune tecniche.

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    6. Perdonami, ma non sono d'accordo. Sul discorso legato alla punteggiatura scelta, intendo. Potrà essere percepito come un vizio di forma, ma ripeto che in questo caso specifico ho operato una scelta precisa. So che potrà trattarsi di una mia fissazione - se vuoi poco condivisibile - ma sono dell'idea che la scrittura possa essere impiegata come strumento per trasferire sensazioni, e non solo per evocare immagini.
      Mi spiego: la scelta di creare un'antitesi tra il verbo impiegato ed il punto interrogativo serviva per rafforzare il messaggio del personaggio, dando una rappresentazione più vivida dell'impressione avuta poco prima. Certo è possibile che il risultato ottenuto non sia in linea con quanto auspicato, figurati!
      Non lo prendo assolutamente come un attacco personale, tranquillo. Semplicemente, in questo blog condivido le mie conoscenze (del tutto criticabili e non condivisibili) in fatto di scrittura e comunicazione. Che appaia come una maestrina, dai, è tremendo! :D

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