Spesso sul web ci si imbatte in
articoli che tentano di spiegare ad aspiranti freelance di
quali strumenti dotarsi per svolgere al meglio la professione.
Personalmente, credo che sia difficile generalizzare. Ogni
professionista, infatti, decide in autonomia in base alle proprie
necessità.
Sta di fatto, però, che ogni freelance
avrà bisogno di alcuni strumenti fondamentali per poter lavorare in
modo veloce ed organizzato. Ci sono problemi logistici ed
organizzativi da risolvere. Il freelance, infatti, spesso non ha una
sede fissa di lavoro: può farlo da uno studio, dalla propria
abitazione, oppure da spazi appositi allestiti in biblioteche e
luoghi pubblici.
Insomma per poter lavorare, il
freelance ha bisogno di portare con sé tutti i file e i documenti
di cui ha bisogno, persino se utilizza strumenti diversi. E qui, si
pongono due problemi da risolvere: la mobilità e la
disponibilità dei documenti.
Spesso noi freelance avviamo
collaborazioni con altri, ai quali ci rivolgiamo anche solo per avere
consigli ed opinioni. Inoltre, molto di frequente ci rapportiamo con
i nostri clienti unicamente tramite il web. Per questo abbiamo
bisogno di metodi veloci ed immediati di comunicazione, che
siano più versatili dell'email e più pratici del telefono
cellulare.
Un freelance, soprattutto se ha a che
fare con le parole, spesso trascorre la maggior parte del suo tempo a
scrivere e questo può davvero essere stancante. Insomma, redattori e
copy lo sanno bene: dopo ore che le mani scorrono veloci sulla
tastiera, può capitare che le dita inizino a dolere. Per questo,
esistono strumenti capaci di venirci in soccorso nelle
giornate no o nei momenti più difficili.
Insomma, il moderno
freelance ha
davvero bisogno di affrontare situazioni diverse e mai semplici. Deve
dimostrare di essere in grado di adattarsi a condizioni spesso
difficili, con prontezza e determinazione. In questo, gli strumenti
di cui ci dotiamo diventano fondamentali.
Strumenti utili per i Freelance
Di seguito, vorrei presentarvi alcuni strumenti per me irrinunciabili. Sono quelli che utilizzo quotidianamente per fare in modo di massimizzare la resa delle mie attività.
- Google Drive e DropboxPer ovviare al problema del salvataggio dei file e della loro disponibilità, cerco sempre di averli a portata di mano. In questo modo, se sono costretta a lavorare fuori dallo studio, posso farlo avendo tutto l'occorrente a disposizione. E siccome non amo avere con me troppi dispositivi, preferisco immagazzinare i documenti sfruttando servizi di file hosting gratuiti.
Così, posso disporne quando e dove voglio, purché abbia accesso ad una connessione internet. Vi presento una doppia alternativa, perché non tutti amano utilizzare gli strumenti di Google – che io, invece, sfrutto moltissimo. Ecco, quindi, che Dropbox può rappresentare una soluzione valida per il salvataggio e la portabilità dei propri documenti, anche perché si configura alla perfezione con tutti i dispositivi mobili. - Skype o Google TalkCome dicevo, mi confronto con colleghi e clienti tramite il web. E, per farlo, opto per strumenti che consentano di “parlare” in modo diretto ed istantaneo. Così, la scelta ricade quasi sempre su Skype: un sistema pratico e veloce che, se necessario, sfrutto per avviare anche conversazioni telefoniche. Una volta configurato sul proprio dispositivo mobile, poi, vi segue ovunque ed è molto impiegato anche da chi ha poca confidenza con il web.
Google Talk è, invece, una valida alternativa per tutti gli amanti dei prodotti Google. Personalmente non lo utilizzo molto, ma solo con quei clienti e colleghi che lo richiedono. Comunque, l'ho trovato pratico ed immediato, quindi perfetto per rispondere alle mie esigenze. - Smartphone e TabletCredo che, ormai, ogni moderno freelance non possa più fare a meno dei dispositivi mobili, che gli permettono di lavorare ovunque si trovi. Insomma, per non perdere nessuna commissione, o semplicemente per poter rispondere a commenti ed interagire con i lettori, è quantomai importante dotarsi di Smartphone e Tablet. Personalmente, non amo riempire la borsa con un'infinità di dispositivi.
Quindi, ho scelto una piacevole via di mezzo: mi sono dotata di un Samsung Galaxy Note II che mi permette di accedere al web e di lavorare, perfino, in tutta comodità. E, quando so già che non potrò rientrare in studio per diverse ore, porto con me un netbook che trovo più pratico e veloce rispetto al Tablet. Lo so che molti di voi dissentiranno (soprattutto dopo la morte annunciata di questo tipo di dispositivo!) ma, come abbiamo detto, gli strumenti devono rispondere alle singole esigenze. Ed io mi trovo benissimo così!
Ho deciso di terminare qui l'elenco per
fare in modo che possiate continuarlo insieme a me. Per esempio,
avrei aggiunto volentieri altri tre strumenti che, però, attengono
maggiormente alla condizione del blogger freelance.
Volete sapere quali?
Una fotocamera digitale per
immortalare scene e dettagli che mi incuriosiscono, così da poterli
pubblicare sul blog, o da utilizzare come immagini per articoli e
progetti.
Un programma di riconoscimento
vocale – come Dragon Naturally Speaking, ad esempio – che
utilizzo quando proprio non riesco più a digitare, oppure nelle
giornate no, quando la mente viaggia ed ho bisogno di lasciarla
libera.
Agende e quaderni di carta. Sì,
avete capito bene. Lavoro per e con il web, ma non so proprio
rinunciare al fascino di penne e fogli (che poi provvedo a riciclare,
tranquilli!).
Insomma, gli strumenti di cui oggi
disponiamo come freelance sono numerosi e possono davvero
aiutarci a svolgere al meglio il lavoro. L'importante è selezionarli
con cura, dopo un attento periodo di prova. In fondo, il loro compito
deve essere quello di facilitarci il lavoro e non il contrario, siete
d'accordo?
E VOI, COSA NE PENSATE?
Mi piacerebbe sapere quali strumenti
impiegate per lavorare e quali vi sentireste di consigliare ai
colleghi. Utilizzate quelli in elenco? Cosa ne pensate?
Emh... scusa l'ignoranza, ma cos'è un freelance? E c'è un termine in Italiano (gli anglismi mi sanno di servilismo)?
RispondiEliminaCiao Davide,
Eliminadunque un freelance è un lavoratore autonomo. Ovvero un libero professionista che opera senza vincoli di subordinazione.
Se vuoi saperne qualcosa di più, ho trattato l'argomento in questo post http://quicopy.blogspot.it/2012/11/profilo-del-moderno-freelance.html
Buona giornata!
Se il mio netbook continua così, temo proprio che l'acquisto di un tablet sovietico - o cinese, basta che costi poco - sarà d'obbligo... :(
RispondiEliminaPer il resto, vado veloce con il quaderno, la penna e il Kindle.
Ma è un po' strano che io parli di cose con cui si lavora - io non lavoro.
Ciao Alessandro,
Eliminain effetti temo dovremo tutti rassegnarci, prima o poi, alle nuove tecnologie. Anche se la praticità di carta e penna penso sia difficile da eguagliare! ;)
Io insisto sempre: lo strumento di scrittura e lettura dovrebbe essere come la tavola cerata con cui ho illustrato il post sulle 3 parole di Daniele. Una tavoletta elettronica che permette di leggere e scrivere senza che la vista venga affaticata, come un lettore a inchiostro elettronico, che costi poco, che faccia il minimo indispensabile - e che permetta di scrivere muovendo una penna sullo schermo.
EliminaSarebbe immancabile nell'armamentario di un intellettuale: biblioteca, quaderno degli appunti e archivio nello stesso tempo, al peso di 200 grammi :)
Beh, non sarebbe mica una brutta idea sai?! :)
EliminaAdesso, però, non pretendere troppo su! :D
Fogli riciclati per gli appunti, portatile, macchina fotografica digitale, skype. Mi sa basta così :D
RispondiEliminaBeh, ottimo direi! ;)
EliminaPare che la pensiamo proprio allo stesso modo, soprattutto sull'importanza di fogli e quaderni. Sempre riciclati, naturalmente! :D
Ho una pila di carta riciclata che mi basta per il resto della vita :D
EliminaBeh, se ne avessi bisogno so a chi chiedere allora! :D
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