lunedì 14 gennaio 2013

Quattro Chiacchiere con ... Mariantonietta Barbara

Oggi facciamo Quattro Chiacchiere piacevolissime con Mariantonietta Barbara, una professionista davvero competente e stimolante che ci ha concesso un'intervista imperdibile! Ecco il suo profilo:

Mariantonietta Barbara, per gli amici Titti. Consulente web per Startup e PMI, nonché web editor specializzata in storytelling. Donna impegnata nello studio sull'identità di genere, molto attiva in ambito sociale ed aperta alle collaborazioni. Tra le altre cose gestisce Bloggercreativa, un blog da cui offre spunti di riflessione interessanti ed utili consigli.

Per conoscerla meglio potete visitare il suo profilo LinkedIn, o la pagina Facebook. Il mio consiglio? Non perdetevi i suoi post, sempre interessanti e coinvolgenti.

Conosciamola meglio...

Nome
Mariantonietta Barbara.
Nome lungo eh? Per questo gli amici mi chiamano Titti e i colleghi mi conoscono come Bloggercreativa!

Età
42

Dove abiti
Bassano del Grappa (Veneto)

Dove vorresti vivere
Nel Lazio o in Puglia (la mia terra d’origine)

Professione
Domanda difficile! Blogger, web writer, copy, web strategist, social media manager? Sarei specializzata nella stesura di testi e di storytelling, ma ho cominciato ad occuparmi di strategie online per piccole startup e di conseguenza mi sono interessata anche ai social. Sono editor per il blog di un’amica e faccio di tutto un po’ quando si tratta di collaborare ad iniziative benefiche o che hanno una ricaduta sociale rispetto a temi importanti, come la violenza sulle donne.


3 aggettivi per descrivere il tuo lavoro
Creativo, arricchente, pervasivo (se non metti un freno ti occupa la mente 24 ore al giorno. A volte sviluppo dei progetti dormendo. Non scherzo.)

3 aggettivi per descrivere la tua personalità
Eclettica, estroversa, curiosa.

3 qualità che vorresti possedere
Pazienza, ottimismo, attitudine allo sport (io e il divano siamo una cosa sola)

3 difetti che possiedi e che non vorresti
Non mi accontento mai, sono impaziente, tendo ad immaginare sempre il peggio (vedere Airport da bambina mi ha segnata).

La top 5 delle tue passioni
  • Leggere e scrivere, da sempre
  • Studiare
  • Camminare con l’mp3 nelle orecchie
  • Chiacchierare
  • Tè caldo e profumato a volontà (anche in estate)

La top 5 dei valori in cui credi
  • Onestà
  • Solidarietà
  • Amicizia
  • Generosità
  • Rispetto per sé e per il prossimo

La top 5 delle tue paure
Oddio, qui 5 non bastano! Te ne dico una che le riassume tutte: paura di non essere in grado di affrontare situazioni difficili. La maggior parte delle volte mi smentisco da sola, per fortuna, ma non sono ancora mai salita su di un aereo o su di una nave.

I tuoi obiettivi (personali e professionali)
I miei obiettivi personali sono sempre gli stessi: dare il meglio di me e imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
A livello professionale, invece, dopo la svolta da freelance mi sono lanciata in un altro progetto, sempre nel campo digitale: aprire una casa editrice. Sono ancora all’inizio del percorso (progetti, analisi, reperimento fondi, scouting), ma lo trovo davvero avvincente.


I tuoi sogni (personali e professionali)
Il mio sogno, professionale e personale, è riuscire a vivere di un lavoro che mi piace.

Cosa stai facendo per realizzarli
Per concretizzarlo, studio e lavoro tantissimo. Sono convinta che la formazione permanente sia l’unica possibilità per chi vuole lavorare nel web. Insieme alla collaborazione con colleghi di valore. Sono convinta che la capacità di condividere conoscenze e risorse sia una dote indispensabile per chi lavora nel web.

Ok, ora che abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione. 
Ti sei definito un web writer, specializzato in storytelling , descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.
Quando un’azienda decide di rendersi visibile online o di rinnovare la sua immagine online, ne studio il prodotto, le esigenze e poi cerco di costruire la sua storia attraverso il blog e la presenza nei social network.

Una storia fatta di emozioni, dialogo con i lettori. In pratica cerco di far nascere in versione digitale quella relazione che una volta le persone/consumatori avevano con il negoziante sotto casa.

Una relazione nata non solo sul rapporto tra domanda e offerta, ma su una conversazione, che partiva dal prodotto e finiva per toccare tanti altri temi.

Una relazione che ti fa comprendere se l’azienda o artigiano o fornitore di servizi cui ti rivolgi è una persona di cui ti fidi, in grado di comprendere le tue esigenze, di risolvere i problemi, di venirti incontro se non sei soddisfatto dell’acquisto.

Una relazione che a parità di prezzo, ad esempio, ti farà scegliere sempre e comunque quell’azienda. Perché non è distante, ma è lì per te, dialoga con te, ti ascolta.

Ti ricordi quando hai scelto di fare questo mestiere? Cosa ti ha spinto a farlo?
Metto insieme le due domande perché il quando e il come sono legate ad una persona in particolare. Ho fatto moltissima gavetta e, devo essere sincera, non mi ero resa conto della professionalità che stavo acquisendo.
Finché Francesca Sanzo, che avevo conosciuto per motivi professionali, non ha cominciato a farmelo notare. Lei mi ha dato la spinta per sganciarmi da un lavoro di routine e lanciarmi in uno più creativo. Ad un’altra collega, invece, Valentina Marzili, devo uno dei contatti professionali con cui mi sono messa decisamente alla prova. Sono molte le colleghe che mi hanno sostenuto e spinta ad andare avanti anche quando avevo paura di mettermi in gioco.

Quali requisiti sono necessari per fare il tuo lavoro?
Prima di tutto una gran voglia di imparare e di aggiornarsi continuamente. Il Web cambia alla velocità della luce e non puoi pensare di vivere di rendita.
Detto questo: un'ottima padronanza della lingua italiana; una conoscenza di base delle piattaforme più usate (ad esempio Wordpress) e degli strumenti che la rete mette a disposizione (per citarne uno, keytools/adwords); un’infarinatura su temi attinenti il nostro lavoro (statistiche, e-commerce ecc) e ovviamente una grande, grandissima curiosità personale. Quando scrivi per aziende o blog molto diversi fra loro devi imparare a conoscere temi che magari fino a quel momento ti erano estranei.

Come fai capire ai clienti di cosa ti occupi?
Che bella domanda! Non è sempre facile e dopo svariati tentativi ho capito che servono esempi chiari, poco o nessun termine tecnico, la possibilità di vedere/valutare le mie precedenti collaborazioni (ovvero guardare le pagine facebook, leggere gli articoli che ho scritto e via dicendo).

Qual è il progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
Non potrei indicarne uno. Potrà sembrarti strano, ma al momento metto talmente tanto di me nei miei progetti che non saprei scegliere. Magari questo vuol dire che non ho ancora incontrato IL progetto in grado di conquistarmi.

C'è stato un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?
Tanti insuccessi, a dire il vero, ma quelli che mi pesano di più riguardano la fase iniziale del progetto e della programmazione. Commetto sempre lo stesso errore (dovrei dire: commettevo): prendo a cuore l’azienda o il cliente e comincio a macinare ore di lavoro, butto giù idee a ritmo serrato.

In pratica i miei preventivi sono quasi una telaio su cui muovere i primi passi. Salvo poi ritrovarmi, ovviamente, con il cliente che pensa di poter fare da solo, perché gli ho fornito tante di quelle informazioni...

Di errori poi se ne commettono tanti eh, ma quando c’è fiducia si lavora bene e si riesce anche a rimediare.

Ed il successo che più ti ha gratificato?
Inseguo sempre lo stesso risultato: il cliente che mi dice “hai capito quello che volevo e mi piace la forma che gli stai dando”. In questi casi la gratificazione è massima. Al successo o insuccesso di un progetto concorrono tanti fattori, ma se la persona per cui stai lavorando è convinta della tua professionalità allora non puoi che essere soddisfatto e gratificato.

Hai fatto tutto da solo o sei stato aiutato da qualcuno?
Nel nostro lavoro non si fa mai niente da soli. Normalmente con i clienti lavoro a tu per tu, ma molte volte ho chiesto un consiglio ai colleghi più esperti e mi è stato offerto gratuitamente. Ci si confronta, si passano link, indicazioni. Nessuno di noi possiede “tutte” le competenze necessarie.

Come organizzi il tuo lavoro?
Con molta fatica. Mi spiego: lavoro da casa e ho una famiglia cui badare, senza nessun aiuto o supporto esterno. Per il momento i salti mortali sono la mia specialità. Come indicazione generica potrei dirti, però, che cerco di organizzare diversi incontri con il cliente (di persona o via skype): raccolgo una montagna di appunti; li studio, li riordino e li collego alle idee che mi suggeriscono; torno a parlare con il cliente per nuovi input; stendo un progetto di base.

Raccontaci la tua giornata lavorativa tipo.
D’accordo: questa è la giornata lavorativa senza imprevisti. Una situazione idilliaca che, con famiglia da seguire, non è decisamente la regola.

6.45 sveglia. Colazione/Controllo delle email e delle pagine Facebook di cui mi occupo/Appunti di idee che ho avuto durante la notte o al risveglio/Piccola da vestire e portare a scuola
8.20 al computer per lavorare
12.00 pranzo
12.30 Riprendo la piccola a scuola
13.00 Lavoro
14.25-15.45 pausa
15.45-19.00 lavoro/studio/progetto la mia attività imprenditoriale oppure, quando mio marito è fuori per lavoro, mi dedico completamente a mia figlia e alle incombenze domestiche.
Se ci sono impegni particolarmente impegnativi, lavoro anche in serata. Altrimenti cerco di evitarlo.

Come riesci ad ottenere nuovi incarichi?
In genere grazie ai miei contatti online. Colleghi o contatti dei miei colleghi controllano il mio profilo e le mie competenze e mi scrivono. Non tutti i contatti ovviamente vanno a buon fine. Ad ogni modo, come freelance sono una principiante: ho cominciato a luglio 2012!
In un caso particolare, però, una mia cliente l’ho conosciuta portando mia figlia a scuola: è un’imprenditrice, ma abbiamo cominciato a chiacchierare come mamme.

La formula per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con noi?
Magari! Posso solo dire che non ci sono scorciatoie e che oltre che allo studio, bisogna dedicarsi ai rapporti con chi svolge il nostro stesso lavoro. Collaborare e scambiarsi informazioni è fondamentale.

Quali suggerimenti ti sentiresti di dare ad un copy alle prime armi?
Per prima cosa, cerca testi e blog di riferimento nel tuo campo e amplia la rete di contatti in modo da includere professionisti con più esperienza.
Apri un blog che possa essere il tuo biglietto da visita.
Apri e compila perfettamente il tuo profilo LinkedIn.
Lavora gratuitamente per cause importanti ovvero fai del web-volontariato. L’entusiasmo, la creatività, le idee che scaturiscono da questo genere di collaborazione non fanno soltanto bene all’anima, ma anche alla tua professionalità.
Migliora sempre le tue competenze linguistiche. Sempre.
Leggi molto e non solo online e non solo Wired (sono abbonata, ehm).
Ricordati che hai una vita anche lontano dallo schermo: coltivala, altrimenti ti esaurirai in fretta.

Sei stato scelto come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuto membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di questo blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?
Santo cielo! Intanto grazie per questa autorevolezza che mi concedi. Ho una buona esperienza nel campo, ma a volte mi sembra che ci sia così tanto da imparare che mi sembra di vivere un’eterna gavetta.

QuiCopy mi piace perché riesce là dove io fallisco: nella pianificazione, nella strutturazione di post utili a tutti, scritti in modo chiaro e professionale. Nel mio blog più che altro faccio “filosofia per copy”, esprimo il mio punto di vista, ma non riesco quasi mai a creare contenuti utili per i colleghi. Poi, diciamolo spudoratamente, mi piace che sia il blog di “una” professionista.

Ho accettato l’intervista perché spesso l’intervistato impara su di sé molto dalle domande. Vado sempre di fretta e dovermi fermare, per scrivere in modo chiaro, per essere anche sicura di non dire stupidaggini (!) mi fa bene e mi costringe a fare il punto della situazione sul mio lavoro.

Come “lavoratrice del web”, invece, spero sempre che le interviste mi portino a conoscere nuove persone, come te, e un sano confronto con i colleghi. Sarebbe bello poter creare una mappa con tutti i nomi, un club in cui confrontarsi (ci sta provando, ad esempio, “l’iperattivo” Riccardo Esposito con le community di Google +).

Mi presento: sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
A prescindere dal mercato in cui opera l’impresa, è fondamentale comprendere che oggi la comunicazione non è unidirezionale.
Può sembrare una considerazione scontata, ma la difficoltà principale, con i miei clienti, è proprio spiegare loro che il dialogo e la relazione con i loro clienti non consiste nell’ipnotizzarli o aggredirli con mucchi di informazioni (o gattini virali).

Oggi un’azienda che non sa dialogare, che non fa dell’ascolto, della trasparenza e del problem solving una carta vincente è destinata ad essere messa in secondo piano, a prescindere dalla qualità del prodotto che offre.

Strategia irrinunciabile è poi una comunicazione realizzata da professionisti. Molte aziende commettono l’errore di affidare la loro presenza sul web a stagisti o collaboratori senza esperienza e ne fanno le spese (sono epici i fail su Twitter di nomi importanti come Einaudi, Neri Pozza, Groupalia eccetera).

Quale pensi che sarà il futuro della comunicazione online?
Onestamente, non lo so e credo sia questo il bello. La possibilità di essere sorpresa da cambiamenti inaspettati. Negli ultimi cinque anni ho dovuto rivedere costantemente la mia idea di comunicazione e di comunicazione online e ne sono felice.
Credo che sicuramente non si tornerà più indietro dalla comunicazione come collaborazione e condivisione di idee e competenze.

Quale posto troveranno i freelance in questo scenario futuristico?
Il posto che si sapranno guadagnare. Credo ci siano condizioni obiettivamente difficili (molte aziende non si rendono ancora conto del valore aggiunto della comunicazione online), ma credo anche che la professionalità sulla lunga distanza paghi. Specialmente se si comincia da giovani e se si crede nella formazione permanente.

Un'ultima domanda: che cos'è per te la felicità?
Saper apprezzare ciò che si ha, senza smettere mai di sognare.


L'intervista è finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A presto.



Letture consigliate

 

Per approfondire la conoscenza di Mariantonietta (Titti) vi rimando al suo blog, Blogegrcreativa, e ad un particolare articolo che ho trovato molto interessante. Un approfondimento sul tema della pubblicità sociale che coinvolge donne e bambini. Fossi in voi, gli darei un'occhiata perché credo rappresenti in modo chiaro e fedele la sua autrice.



E voi, cosa ne pensate?

 

Avete trovato anche voi quest'intervista piuttosto interessante? Quali sono i punti che vi hanno colpito maggiormente? Conoscevate Mariantonietta ed il suo lavoro?

5 commenti:

  1. Intervista lunga e completa, direi. Bloggercreativa lo conoscevo, tornerò a visitarlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio!
      Buona idea farci un giro, magari trovi qualche spunto interessante! :)

      Elimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. che dire, grazie per l'immensa ispirazione che questo post ha scaturito nel sottoscritto

    RispondiElimina

Caro lettore, commentando dichiari di aver letto e accettato la privacy policy di questo blog.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.