Oggi
facciamo Quattro Chiacchiere piacevolissime con Mariantonietta
Barbara, una professionista davvero competente e stimolante che ci ha
concesso un'intervista imperdibile! Ecco il suo profilo:
Mariantonietta
Barbara, per gli amici Titti. Consulente web per Startup e PMI,
nonché web editor specializzata in storytelling. Donna impegnata
nello studio sull'identità di genere, molto attiva in ambito sociale
ed aperta alle collaborazioni. Tra le altre cose gestisce
Bloggercreativa, un blog da cui offre spunti di riflessione
interessanti ed utili consigli.
Per
conoscerla meglio potete visitare il suo profilo LinkedIn, o la
pagina Facebook. Il mio consiglio? Non perdetevi i suoi post, sempre
interessanti e coinvolgenti.
Conosciamola
meglio...
Nome
Mariantonietta
Barbara.
Nome
lungo eh? Per questo gli amici mi chiamano Titti e i colleghi mi
conoscono come Bloggercreativa!
Età
42
Dove
abiti
Bassano
del Grappa (Veneto)
Dove
vorresti vivere
Nel
Lazio o in Puglia (la mia terra d’origine)
Professione
Domanda
difficile! Blogger, web writer, copy, web strategist, social media
manager? Sarei specializzata nella stesura di testi e di
storytelling, ma ho cominciato ad occuparmi di strategie online per
piccole startup e di conseguenza mi sono interessata anche ai social.
Sono editor per il blog di un’amica e faccio di tutto un po’
quando si tratta di collaborare ad iniziative benefiche o che hanno
una ricaduta sociale rispetto a temi importanti, come la violenza
sulle donne.
3
aggettivi per descrivere il tuo lavoro
Creativo,
arricchente, pervasivo (se non metti un freno ti occupa la mente 24
ore al giorno. A volte sviluppo dei progetti dormendo. Non scherzo.)
3
aggettivi per descrivere la tua personalità
Eclettica,
estroversa, curiosa.
3
qualità che vorresti possedere
Pazienza,
ottimismo, attitudine allo sport (io e il divano siamo una cosa sola)
3
difetti che possiedi e che non vorresti
Non
mi accontento mai, sono impaziente, tendo ad immaginare sempre il
peggio (vedere Airport da bambina mi ha segnata).
La top
5 delle tue passioni
- Leggere e scrivere, da sempre
- Studiare
- Camminare con l’mp3 nelle orecchie
- Chiacchierare
- Tè caldo e profumato a volontà (anche in estate)
La top
5 dei valori in cui credi
- Onestà
- Solidarietà
- Amicizia
- Generosità
- Rispetto per sé e per il prossimo
La top
5 delle tue paure
Oddio,
qui 5 non bastano! Te ne dico una che le riassume tutte: paura di non
essere in grado di affrontare situazioni difficili. La maggior parte
delle volte mi smentisco da sola, per fortuna, ma non sono ancora mai
salita su di un aereo o su di una nave.
I tuoi
obiettivi (personali e professionali)
I
miei obiettivi personali sono sempre gli stessi: dare il meglio di me
e imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
A
livello professionale, invece, dopo la svolta da freelance mi sono
lanciata in un altro progetto, sempre nel campo digitale: aprire una
casa editrice. Sono ancora all’inizio del percorso (progetti,
analisi, reperimento fondi, scouting), ma lo trovo davvero
avvincente.
I tuoi
sogni (personali e professionali)
Il
mio sogno, professionale e personale, è riuscire a vivere di un
lavoro che mi piace.
Cosa
stai facendo per realizzarli
Per
concretizzarlo, studio e lavoro tantissimo. Sono convinta che la
formazione permanente sia l’unica possibilità per chi vuole
lavorare nel web. Insieme alla collaborazione con colleghi di valore.
Sono convinta che la capacità di condividere conoscenze e risorse
sia una dote indispensabile per chi lavora nel web.
Ok,
ora che abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua
professione.
Ti sei definito un web writer, specializzato in storytelling , descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.
Ti sei definito un web writer, specializzato in storytelling , descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.
Quando
un’azienda decide di rendersi visibile online o di rinnovare la sua
immagine online, ne studio il prodotto, le esigenze e poi cerco di
costruire la sua storia attraverso il blog e la presenza nei social
network.
Una
storia fatta di emozioni, dialogo con i lettori. In pratica cerco di
far nascere in versione digitale quella relazione che una volta le
persone/consumatori avevano con il negoziante sotto casa.
Una
relazione nata non solo sul rapporto tra domanda e offerta, ma su una
conversazione, che partiva dal prodotto e finiva per toccare tanti
altri temi.
Una
relazione che ti fa comprendere se l’azienda o artigiano o
fornitore di servizi cui ti rivolgi è una persona di cui ti fidi, in
grado di comprendere le tue esigenze, di risolvere i problemi, di
venirti incontro se non sei soddisfatto dell’acquisto.
Una
relazione che a parità di prezzo, ad esempio, ti farà scegliere
sempre e comunque quell’azienda. Perché non è distante, ma è lì
per te, dialoga con te, ti ascolta.
Ti
ricordi quando hai scelto di fare questo mestiere? Cosa ti ha spinto
a farlo?
Metto
insieme le due domande perché il quando e il come sono legate ad una
persona in particolare. Ho fatto moltissima gavetta e, devo essere
sincera, non mi ero resa conto della professionalità che stavo
acquisendo.
Finché
Francesca Sanzo, che avevo
conosciuto per motivi professionali, non ha cominciato a farmelo
notare. Lei mi ha dato la spinta per sganciarmi da un lavoro di
routine e lanciarmi in uno più creativo. Ad un’altra collega,
invece, Valentina Marzili, devo uno dei contatti professionali con
cui mi sono messa decisamente alla prova. Sono molte le colleghe che
mi hanno sostenuto e spinta ad andare avanti anche quando avevo paura
di mettermi in gioco.
Quali
requisiti sono necessari per fare il tuo lavoro?
Prima
di tutto una gran voglia di imparare e di aggiornarsi continuamente.
Il Web cambia alla velocità della luce e non puoi pensare di vivere
di rendita.
Detto
questo: un'ottima padronanza della lingua italiana; una conoscenza di
base delle piattaforme più usate (ad esempio Wordpress) e degli
strumenti che la rete mette a disposizione (per citarne uno,
keytools/adwords); un’infarinatura su temi attinenti il nostro
lavoro (statistiche, e-commerce ecc) e ovviamente una grande,
grandissima curiosità personale. Quando scrivi per aziende o blog
molto diversi fra loro devi imparare a conoscere temi che magari fino
a quel momento ti erano estranei.
Come
fai capire ai clienti di cosa ti occupi?
Che
bella domanda! Non è sempre facile e dopo svariati tentativi ho
capito che servono esempi chiari, poco o nessun termine tecnico, la
possibilità di vedere/valutare le mie precedenti collaborazioni
(ovvero guardare le pagine facebook, leggere gli articoli che ho
scritto e via dicendo).
Qual è
il progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
Non
potrei indicarne uno. Potrà sembrarti strano, ma al momento metto
talmente tanto di me nei miei progetti che non saprei scegliere.
Magari questo vuol dire che non ho ancora incontrato IL progetto in
grado di conquistarmi.
C'è
stato un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?
Tanti
insuccessi, a dire il vero, ma quelli che mi pesano di più
riguardano la fase iniziale del progetto e della programmazione.
Commetto sempre lo stesso errore (dovrei dire: commettevo): prendo a
cuore l’azienda o il cliente e comincio a macinare ore di lavoro,
butto giù idee a ritmo serrato.
In
pratica i miei preventivi sono quasi una telaio su cui muovere i
primi passi. Salvo poi ritrovarmi, ovviamente, con il cliente che
pensa di poter fare da solo, perché gli ho fornito tante di quelle
informazioni...
Di
errori poi se ne commettono tanti eh, ma quando c’è fiducia si
lavora bene e si riesce anche a rimediare.
Ed il
successo che più ti ha gratificato?
Inseguo
sempre lo stesso risultato: il cliente che mi dice “hai capito
quello che volevo e mi piace la forma che gli stai dando”. In
questi casi la gratificazione è massima. Al successo o insuccesso di
un progetto concorrono tanti fattori, ma se la persona per cui stai
lavorando è convinta della tua professionalità allora non puoi che
essere soddisfatto e gratificato.
Hai
fatto tutto da solo o sei stato aiutato da qualcuno?
Nel
nostro lavoro non si fa mai niente da soli. Normalmente con i clienti
lavoro a tu per tu, ma molte volte ho chiesto un consiglio ai
colleghi più esperti e mi è stato offerto gratuitamente. Ci si
confronta, si passano link, indicazioni. Nessuno di noi possiede
“tutte” le competenze necessarie.
Come
organizzi il tuo lavoro?
Con
molta fatica. Mi spiego: lavoro da casa e ho una famiglia cui badare,
senza nessun aiuto o supporto esterno. Per il momento i salti mortali
sono la mia specialità. Come indicazione generica potrei dirti,
però, che cerco di organizzare diversi incontri con il cliente (di
persona o via skype): raccolgo una montagna di appunti; li studio, li
riordino e li collego alle idee che mi suggeriscono; torno a parlare
con il cliente per nuovi input; stendo un progetto di base.
Raccontaci
la tua giornata lavorativa tipo.
D’accordo:
questa è la giornata lavorativa senza imprevisti. Una situazione
idilliaca che, con famiglia da seguire, non è decisamente la regola.
6.45
sveglia. Colazione/Controllo delle email e delle pagine Facebook di
cui mi occupo/Appunti di idee che ho avuto durante la notte o al
risveglio/Piccola da vestire e portare a scuola
8.20
al computer per lavorare
12.00
pranzo
12.30
Riprendo la piccola a scuola
13.00
Lavoro
14.25-15.45
pausa
15.45-19.00
lavoro/studio/progetto la mia attività imprenditoriale oppure,
quando mio marito è fuori per lavoro, mi dedico completamente a mia
figlia e alle incombenze domestiche.
Se
ci sono impegni particolarmente impegnativi, lavoro anche in serata.
Altrimenti cerco di evitarlo.
Come
riesci ad ottenere nuovi incarichi?
In
genere grazie ai miei contatti online. Colleghi o contatti dei miei
colleghi controllano il mio profilo e le mie competenze e mi
scrivono. Non tutti i contatti ovviamente vanno a buon fine. Ad ogni
modo, come freelance sono una principiante: ho cominciato a luglio
2012!
In
un caso particolare, però, una mia cliente l’ho conosciuta
portando mia figlia a scuola: è un’imprenditrice, ma abbiamo
cominciato a chiacchierare come mamme.
La
formula per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di
condividerla con noi?
Magari!
Posso solo dire che non ci sono scorciatoie e che oltre che allo
studio, bisogna dedicarsi ai rapporti con chi svolge il nostro stesso
lavoro. Collaborare e scambiarsi informazioni è fondamentale.
Quali
suggerimenti ti sentiresti di dare ad un copy alle prime armi?
Per
prima cosa, cerca testi e blog di riferimento nel tuo campo e amplia
la rete di contatti in modo da includere professionisti con più
esperienza.
Apri
un blog che possa essere il tuo biglietto da visita.
Apri
e compila perfettamente il tuo profilo LinkedIn.
Lavora
gratuitamente per cause importanti ovvero fai del web-volontariato.
L’entusiasmo, la creatività, le idee che scaturiscono da questo
genere di collaborazione non fanno soltanto bene all’anima, ma
anche alla tua professionalità.
Migliora
sempre le tue competenze linguistiche. Sempre.
Leggi
molto e non solo online e non solo Wired (sono abbonata, ehm).
Ricordati
che hai una vita anche lontano dallo schermo: coltivala, altrimenti
ti esaurirai in fretta.
Sei
stato scelto come protagonista delle interviste di QuiCopy perché
ritenuto membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di
questo blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?
Santo
cielo! Intanto grazie per questa autorevolezza che mi concedi. Ho una
buona esperienza nel campo, ma a volte mi sembra che ci sia così
tanto da imparare che mi sembra di vivere un’eterna gavetta.
QuiCopy
mi piace perché riesce là dove io fallisco: nella pianificazione,
nella strutturazione di post utili a tutti, scritti in modo chiaro e
professionale. Nel mio blog più che altro faccio “filosofia per
copy”, esprimo il mio punto di vista, ma non riesco quasi mai a
creare contenuti utili per i colleghi. Poi, diciamolo spudoratamente,
mi piace che sia il blog di “una” professionista.
Ho
accettato l’intervista perché spesso l’intervistato impara su di
sé molto dalle domande. Vado sempre di fretta e dovermi fermare, per
scrivere in modo chiaro, per essere anche sicura di non dire
stupidaggini (!) mi fa bene e mi costringe a fare il punto della
situazione sul mio lavoro.
Come
“lavoratrice del web”, invece, spero sempre che le interviste mi
portino a conoscere nuove persone, come te, e un sano confronto con i
colleghi. Sarebbe bello poter creare una mappa con tutti i nomi, un
club in cui confrontarsi (ci sta provando, ad esempio, “l’iperattivo”
Riccardo Esposito con le community di Google +).
Mi
presento: sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di
telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le strategie di
comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
A
prescindere dal mercato in cui opera l’impresa, è fondamentale
comprendere che oggi la comunicazione non è unidirezionale.
Può
sembrare una considerazione scontata, ma la difficoltà principale,
con i miei clienti, è proprio spiegare loro che il dialogo e la
relazione con i loro clienti non consiste nell’ipnotizzarli o
aggredirli con mucchi di informazioni (o gattini virali).
Oggi
un’azienda che non sa dialogare, che non fa dell’ascolto, della
trasparenza e del problem solving una carta vincente è destinata ad
essere messa in secondo piano, a prescindere dalla qualità del
prodotto che offre.
Strategia
irrinunciabile è poi una comunicazione realizzata da professionisti.
Molte aziende commettono l’errore di affidare la loro presenza sul
web a stagisti o collaboratori senza esperienza e ne fanno le spese
(sono epici i fail su Twitter di nomi importanti come Einaudi, Neri
Pozza, Groupalia eccetera).
Quale
pensi che sarà il futuro della comunicazione online?
Onestamente,
non lo so e credo sia questo il bello. La possibilità di essere
sorpresa da cambiamenti inaspettati. Negli ultimi cinque anni ho
dovuto rivedere costantemente la mia idea di comunicazione e di
comunicazione online e ne sono felice.
Credo
che sicuramente non si tornerà più indietro dalla comunicazione
come collaborazione e condivisione di idee e competenze.
Quale
posto troveranno i freelance in questo scenario futuristico?
Il
posto che si sapranno guadagnare. Credo ci siano condizioni
obiettivamente difficili (molte aziende non si rendono ancora conto
del valore aggiunto della comunicazione online), ma credo anche che
la professionalità sulla lunga distanza paghi. Specialmente se si
comincia da giovani e se si crede nella formazione permanente.
Un'ultima
domanda: che cos'è per te la felicità?
Saper
apprezzare ciò che si ha, senza smettere mai di sognare.
L'intervista
è finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza
è stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai
lettori di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A
presto.
Letture consigliate
Per
approfondire la conoscenza di Mariantonietta (Titti) vi rimando al
suo blog, Blogegrcreativa, e ad un particolare articolo che ho
trovato molto interessante. Un approfondimento sul tema della
pubblicità sociale che coinvolge donne e bambini. Fossi in voi, gli
darei un'occhiata perché credo rappresenti in modo chiaro e fedele
la sua autrice.
E voi, cosa ne pensate?
Avete
trovato anche voi quest'intervista piuttosto interessante? Quali sono
i punti che vi hanno colpito maggiormente? Conoscevate Mariantonietta
ed il suo lavoro?
Intervista lunga e completa, direi. Bloggercreativa lo conoscevo, tornerò a visitarlo.
RispondiEliminaTi ringrazio!
EliminaBuona idea farci un giro, magari trovi qualche spunto interessante! :)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminache dire, grazie per l'immensa ispirazione che questo post ha scaturito nel sottoscritto
RispondiEliminaPrego, posso immaginare! :D
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