Un nuovo sabato mattina ci vede alle
prese con la nostra rubrica Lavoro
Freelance. Il post di oggi cerca di fare il punto su una
situazione sempre più diffusa tra i lavoratori autonomi: il lavoro
da casa. Una scelta, spesso imposta per necessità, che se ben
sfruttata può permetterci di ottenere numerosi vantaggi. Ma vediamo
insieme di fare il punto sulla situazione.
Lavorare da casa, pro e contro
Per molti lavorare da casa è un sogno
da perseguire. Poter gestire il proprio tempo in tutta libertà senza
più dover sopportare lo stress dei colleghi e dei lunghi viaggi in
auto o in treno sono solo alcuni dei motivi che spingono molte
persone a credere che lavorare da casa sia una soluzione comoda e
pratica.
Una credenza che in parte mi sento di
confermare, ma che non rispecchia appieno la realtà dei fatti. Fare
della propria abitazione il luogo di lavoro principale spesso genera
isolamento e frustrazione, condizioni che portano il professionista a
non essere più produttivo ed efficace.
Quindi, per facilitare il compito di
tutti coloro i quali non riescono a decidere se crearsi un ufficio in
casa o fuori, cercherò di individuare i principali pro e contro del
caso.
Ufficio in casa, i pro
Facendo un'estrema sintesi dei vantaggi
che si possono ottenere lavorando da casa, vorrei riflettere con voi
su tre punti.
- La possibilità di organizzare l'ambiente di lavoro come più ci aggrada.Un vantaggio, a mio avviso, molto rilevante perché ci permette di costruire il nostro luogo di lavoro su misura per noi e le nostre esigenze.
- L'ottenimento del controllo totale sul nostro operato.Lavorare da casa significa doversi dare tempi e metodi per portare avanti i progetti. Questo fa sì che siamo noi a stabilire ogni dettaglio, ogni singolo passaggio.
- L'opportunità di ottimizzare il tempo.Riducendo gli spostamenti potremo gestire al meglio il nostro tempo che verrà, così, ottimizzato in funzione dei nostri progetti.
Ufficio in casa, i contro
Ecco quindi che procediamo nell'analisi
individuando gli aspetti negativi legati al lavoro da casa.
- Un unico ambiente di vita e di lavoro.Elemento questo che può generare frustrazione e apatia. Restare sempre confinati nello stesso ambiente significa doversi imporre di trovare stimoli e di non cadere vittime dell'alienazione causata dall'assenza di rapporti umani.
- Molte distrazioni.Avere l'ufficio in casa fa sì che veniamo sottoposti quotidianamente a numerose distrazioni. Soprattutto noi donne che, oltre a dover lavorare, siamo tenute ad occuparci dell'abitazione. Sapere di avere una pila di piatti sporchi da lavare o panni da stirare può indurci a mettere da parte gli impegni di lavoro oppure a non dedicarci alla nostra professione come vorremmo.
- Rischio di perdere la determinazione.Sul lavoro credo che il confronto con gli altri sia uno stimolo fondamentale per fare del proprio meglio. Stimolo che, spesso, viene meno quando lavoriamo da casa. Una delle conseguenze principali credo sia la perdita di determinazione. L'isolamento, infatti, può portare a rivalutare eccessivamente il nostro operato generando insoddisfazioni dovute all'insicurezza.
Lavoro da casa, come organizzarlo
Per superare le difficoltà che il
lavoro da casa comporta vorrei condividere con voi sei strategie che
nel tempo ho messo in atto per massimizzare la mia produttività.
#1 – Creare un ambiente di lavoro dedicato
Fino a qualche tempo fa non avevo
pensato di costruire un mio spazio di lavoro in casa e questo faceva
sì che fossi sempre sottoposta a distrazioni. Ora che ho ricavato un
vero e proprio studio ho notato un incremento notevole della mia
produttività. Quando arrivo alla mia scrivania ho a portata di mano
tutto il necessario. La giornata è organizzata e la concentrazione
si disperde meno.
#2 – Superare i tempi morti
Lavorando da casa può capitare che ci
si ritrovi, apparentemente, senza nulla da fare. Come sfruttare i
tempi morti che rischiano di frustrarci? Io utilizzo quei momenti per
fare ricerche, studiare ed approfondire. Inoltre pianifico sempre la
mia attività, anche quella di ricerca dei clienti. Mi piace farmi
conoscere da realtà che potenzialmente potrebbero necessitare del
mio supporto, quindi uso proprio queste pause forzate per ideare
strategie utili a perseguire i miei obiettivi.
#3 – Ignorare le distrazioni
Questo è, forse, uno degli aspetti più
complicati da controllare. In rete si trovano numerosi suggerimenti
per ridurre le distrazioni, sforzandosi di essere concentrati e
produttivi. Un esempio è la tecnica
del pomodoro (se volete saperne di più, leggete questo post
di Valentina Falcinelli) che penso possa essere valida,
soprattutto per quelle persone che faticano a darsi dei tempi per lo
svolgimento del lavoro. Personalmente preferisco impormi dei metodi,
senza dare troppa importanza al tempo. Quindi, la mia giornata
lavorativa si svolge sulla base dei processi che elaboro, senza
dimenticare di consentirmi degli spazi per distrarmi e ritrovare le
forze necessarie.
#4 – Darsi obiettivi e compiti
Mi rendo conto che la condizione del
lavoratore
freelance possa essere frustrante, ma ci permette di
stabilire in autonomia quali obiettivi intendiamo raggiungere.
Quindi, per evitare il rischio di disperdere i miei sforzi, cerco
sempre di darmi degli obiettivi, di fissare i miei compiti
quotidiani. Una programmazione attenta che cerco di pianificare anche
in funzione del medio e lungo periodo. Credo che annotare le cose da
fare in agenda, per poi depennarle ogni volta, sia un ottimo
incentivo per proseguire senza perdere fiducia nel nostro operato.
#5 – Ridurre lo sforzo e aumentare la resa
La mia esperienza mi ha insegnato che
con la pratica si può non solo migliorare, ma anche trovare le
soluzioni che ci permettono di massimizzare la resa della nostra
attività. In questo senso, cerco sempre di individuare il modo di
ridurre lo sforzo, o meglio di non avvertirlo come un peso. Faccio un
esempio su tutti. Quando devo fare ricerca per la redazione di un
contenuto per un cliente non mi limito a prendere appunti solo in
funzione di quel lavoro, ma segno tutti gli elementi rilevanti che
leggo, anche in previsione di altri progetti. Un'abitudine che mi ha permesso di ridurre notevolmente il tempo da dedicare
all'attività di ricerca che viene così
massimizzato.
#6 – Social media e confronto
Ovviare al problema dell'isolamento
dovuto al lavoro da casa credo sia possibile facendo rete attraverso
i social media. Questi strumenti, infatti, permettono non solo di
conoscere altri professionisti che si trovano ad affrontare
problematiche simili, ma anche veri amici pronti a darti supporto e a
confrontarsi. Un aspetto che apprezzo molto e che penso aiuti a
sentirsi meno soli durante le ore di lavoro.
Letture consigliate
Ancora una volta vi consiglio di
visionare questa pagina
in cui trovate un'infografica che illustra i vantaggi e i risparmi
del lavoro da casa.
E voi, cosa ne pensate?
Anche voi lavorate da casa? Come
organizzate il vostro tempo e come superate le distrazioni? Credete
che lavorare da casa aiuti o danneggi la produttività?
Hai saputo elencare tutti i pro e i contro di questo tipo di lavoro.
RispondiEliminaLe distrazioni in effetti sono molte. Concordo sull'idea di creare uno spazio dedicato, se ovviamente la casa lo permette. In quel modo, magari, le distrazioni posso ridursi, anche se è vero che stando su internet possono sempre tornare.
Sì, le distrazioni sono un vero problema. A me, per esempio, pesa molto l'isolamento che, spesso, alimenta le mie insicurezze.
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