lunedì 25 febbraio 2013

Quattro Chiacchiere con... Teobaldo Semoli

Oggi facciamo Quattro Chiacchiere con Teobaldo Semoli, giovane giornalista, addetto stampa e consulente di web marketing. Ancora una volta, vorrei che fosse il protagonista a presentarsi da sé.

Mi chiamo Teobaldo Semoli e scrivo. Di solito per Panorama.it, altre volte per i blog delle aziende di cui seguo la comunicazione online. Guardo il mondo con quel sano egocentrismo di chi crede che la sua vita sia qualcosa di speciale”.

Potete leggere gli articoli di Teobaldo su Panorama, oppure seguirlo su Twitter. Vi consiglio davvero di tenere d'occhio questo ragazzo perché non manca mai di prestarsi a discussioni e confronti interessanti.

Ora, scopriamo cosa ci ha raccontato di sé...



Nome
Teobaldo Semoli

Età
26

Dove abiti
Lissone (vicino Monza)

Dove vorresti vivere
Roma. Non c’è abbastanza spazio per elencare tutti i motivi… Il clima è banale?

Professione
Aspirante giornalista, a volte addetto stampa, spesso consulente di Web Marketing.

3 aggettivi per descrivere il tuo lavoro
Complicato, entusiasmante, difficile da definire.

3 aggettivi per descrivere la tua personalità
Razionale, generoso, orgoglioso.

3 qualità che vorresti possedere
Pazienza, saper tenere la bocca chiusa, più autostima.

3 difetti che possiedi e che non vorresti
Pigrizia, testardaggine, volere sempre tutto e subito.

La top 5 delle tue passioni
Giornalismo, pallacanestro, social marketing, i film di Tarantino, gli Elio e le Storie Tese (da quando avevo 8 anni).

La top 5 dei valori in cui credi
Onestà, generosità, umiltà. Il resto viene da sé...

La top 5 delle tue paure
Il Buio, i ragni, la solitudine, i cartoni animati in bianco e nero, non essere all’altezza.

I tuoi obiettivi (personali e professionali)
Svegliarmi avendo sempre il coraggio di guardarmi allo specchio e non finire come quelli che odiano il proprio lavoro.

I tuoi sogni (personali e professionali)
Abbastanza soldi per potermi permettere una casa e una famiglia. Una volta sognavo una scrivania da Direttore di redazione...

Cosa stai facendo per realizzarli?
Ho studiato (e mi sono laureato) in Scienze della Comunicazione. Ho lavorato a Studio Aperto, Canale Italia e ora scrivo per Panorama.it, principalmente di sport. Nell’ultimo periodo aiuto le aziende (o le persone) a comunicare sul web.

Ok, ora che abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione.
Ti sei definito un aspirante giornalista, a volte addetto stampa, spesso consulente di Web Marketing. Descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.
Significa che mi occupo di tutto ciò che riguarda la comunicazione. In parte ancorato a una professione (il giornalismo) sempre più fluida e meno strutturata. Ed ecco dove subentra il web marketing che mi permette di produrre contenuti (non solo articoli, ma anche video, ecc…) per le aziende o le persone con e per le quali lavoro.

Ti ricordi quando hai scelto di fare questo mestiere?
Il giornalista a 13 anni. Il web marketing invece è subentrato a metà dello scorso anno.

Cosa ti ha spinto a farlo?
A 13 anni decisi di scrivere un articolo “di fondo” su Michael Schumacher che perdeva il mondiale (mi pare del ’99) e festeggiava con i rivali della Mercedes. Credo di averlo inviato a La Gazzetta dello Sport, ovviamente senza successo. Però per la prima volta avevo sentito forte e definito il mio bisogno di comunicare agli altri qualcosa di me stesso… Che non vuol dire solo e necessariamente “sapere scrivere bene”, come spesso si dice. Il web marketing, invece, è subentrato per valutazioni economiche (in parte) e di opportunità (questo è quello che chiede il mercato).

Quali requisiti sono necessari per fare l'aspirante giornalista, a volte addetto stampa, spesso consulente di Web Marketing?
Saper produrre contenuti ed essere in grado di consigliare ai clienti i canali giusti attraverso cui poterli diffondere. O viceversa.

Come fai capire ai clienti di cosa ti occupi?
Diciamo che preferisco spiegare loro come potrei essergli utile applicando alla lettera quello che mi spiegarono anni fa durante una lezione sul cosiddetto “elevator pitch”. Gli americani ci vanno matti per queste cose...

Qual è il progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
Forse la pianificazione di una campagna online per un candidato politico. Se non altro perché mi ha permesso (e mi permette) di ragionare e scrivere su argomenti che conosco abbastanza a fondo.

C'è stato un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?
Quando ho pensato che qualcosa potesse piacere agli altri (diciamo un determinato target) solo perché piaceva a me. E’ un errore banale nel marketing in generale ma purtroppo, a volte, mi capita ancora.

Ed il successo che più ti ha gratificato?
Non sono tipo che si ferma più di tanto ad analizzare i successi e fare bilanci. Mi basta, per ora, riuscire a fare quello che mi piace.

Hai fatto tutto da solo o sei stato aiutato da qualcuno?
Sono tante le persone che ti aiutano lungo un qualsiasi percorso. Nessuno ce la fa da solo.

Come organizzi il tuo lavoro?
Con Hootsuite! Scherzi a parte, tento di programmare il più possibile post e contenuti. A volte però (come oggi che sto scrivendo alle 3 di notte) mi ritrovo costretto a improvvisare.

Raccontaci la tua giornata lavorativa tipo.
Sveglia alle 8, caffè e una buona connessione internet. Il resto poi è variabile. Dipende se mi mandano da qualche parte (per scrivere un pezzo) o se io devo andare da qualche parte (magari da un cliente). La sera mi districo tra allenamenti (pallacanestro) e fidanzata.

Come riesci ad ottenere nuovi incarichi?
Direi sempre attraverso il marketing, online e offline.

La formula per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con noi?
Se qualcuno la conosce mi faccia sapere, grazie.

Quali suggerimenti ti sentiresti di dare ad un giornalista, addetto stampa o consulente di web marketing alle prime armi?
Nel lavoro non si deve essere “schizzinosi” ma allo stesso tempo bisogna saper rispettare se stessi e le proprie capacità.

Sei stato scelto come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuto membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di questo blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?
Il blog lo seguo con grande interesse da quando Cristiana me lo ha fatto conoscere. Per il resto mi piace, come detto, condividere qualcosa di me stesso con gli altri. Spero a questo punto di esserci riuscito.

Mi presento: sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
La strategia fondamentale credo sia non cadere nella tentazione di utilizzare il web marketing con gli strumenti del marketing tradizionale. Nessuna azienda è obbligata a stare sul web, ma per sfruttarlo in maniera efficace bisogna essere disposti a mostrare qualcosa di “personale” e non solo i propri prodotti. Trasparenza e onestà sono le parole chiave.

Quale pensi che sarà il futuro della comunicazione online?
Onestamente non me lo chiedo più di tanto. L’obiezione che di solito si pone a chi lavora nel campo della comunicazione online è che gli strumenti di oggi (vedi Facebook e Twitter) tra non molto dovrebbero diventare obsoleti. D’altra parte non avendo nemmeno un nome per definire la mia professione non mi scandalizzerebbe più di tanto dover cambiare i miei “attrezzi del mestiere”.

Quale posto troveranno i freelance in questo scenario futuristico?
Sicuramente molto. Non saprei dire se sia un bene o un male… Onestamente faccio il freelance per esigenza perché il lavoro di un’agenzia è ovviamente più completo, integrato e quindi di maggiore qualità. Ovviamente anche il prezzo è di molto superiore...

Un'ultima domanda: che cos'è per te la felicità?
Andare a dormire ogni sera senza avere l’ansia di ciò che mi aspetta l’indomani…


L'intervista è finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A presto.


Letture consigliate

Come ogni lunedì, vi consiglio di approfondire la conoscenza dell'intervistato attraverso la lettura di un suo articolo. In questo caso, si tratta di un interessante approfondimento sulla discesa in campo politico degli sportivi fatto da Teobaldo.


E voi, cosa ne pensate?

Cosa ne pensate delle aspirazioni di Teobaldo e della sua scelta di integrare la professione del giornalismo alla comunicazione digitale? Secondo voi, quale sarà il futuro del giornalismo nel nostro paese?

4 commenti:

  1. E' ovvio che il web sarà il futuro, e anche la maggior parte dei giornalisti diventeranno free lance, già all'Ansa si servono molto di liberi professionisti e questo dice tutto. Certo, credo sia una professione in cui non è facile sfondare, anche perché la concorrenza è tanta, e il lavoro sempre più precario, ma secondo me serietà e preparazione sono ancora delle qualità valide per farcela, per cui...in bocca al lupo!

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    1. Anch'io mi auguro che Teobaldo riesca a farcela.

      In effetti, il comparto del giornalismo vive una fase piuttosto complicata da gestire. E spero altrettanto che, come dici tu, serietà e preparazione siano ancora delle buone basi da cui partire. Anche se, ultimamente, fatico ad avere un approccio positivo. Mi sembra sempre di più che la meritocrazia venga un tantino sottovalutata.
      Per questo spero che giovani come Teobaldo riescano nel realizzare i propri sogni, soprattutto quando sono capaci e non temono di mettersi in gioco, proprio come lui!

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  2. Non so se concordare sul fatto che i freelance conteranno molto in futuro. O, meglio, potrebbe essere così - deve essere così - a patto che il lavoro del freelance venga valutato e non sminuito come succede ora.

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    1. Io credo che spesso i freelance si ritrovino in questo ruolo per necessità. Il ché non è necessariamente un male, anche se questo tipo di professione richiede una dose elevata di motivazione e impegno. Elementi che vacillano anche a causa della svalutazione di cui parli.
      Forse, in Italia, bisognerebbe riconoscere maggiormente il freelance come professionista, soprattutto quando lavora col web.

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