Oggi facciamo
Quattro
Chiacchiere con Teobaldo Semoli, giovane giornalista, addetto
stampa e consulente di web marketing. Ancora una volta, vorrei che
fosse il protagonista a presentarsi da sé.
“Mi chiamo
Teobaldo Semoli e scrivo. Di solito per Panorama.it,
altre volte per i blog delle aziende di cui seguo la comunicazione
online. Guardo il mondo con quel sano egocentrismo di chi crede che
la sua vita sia qualcosa di speciale”.
Potete leggere gli
articoli di Teobaldo su Panorama,
oppure seguirlo su Twitter.
Vi consiglio davvero di tenere d'occhio questo ragazzo perché non
manca mai di prestarsi a discussioni e confronti interessanti.
Ora,
scopriamo cosa ci ha raccontato di sé...
Nome
Teobaldo
Semoli
Età
26
Dove
abiti
Lissone
(vicino Monza)
Dove
vorresti vivere
Roma.
Non c’è abbastanza spazio per elencare tutti i motivi… Il clima
è banale?
Professione
Aspirante
giornalista, a volte addetto stampa, spesso consulente di Web
Marketing.
3 aggettivi
per descrivere il tuo lavoro
Complicato,
entusiasmante, difficile da definire.
3
aggettivi per descrivere la tua personalità
Razionale,
generoso, orgoglioso.
3 qualità
che vorresti possedere
Pazienza,
saper tenere la bocca chiusa, più autostima.
3 difetti
che possiedi e che non vorresti
Pigrizia,
testardaggine, volere sempre tutto e subito.
La top 5
delle tue passioni
Giornalismo,
pallacanestro, social marketing, i film di Tarantino, gli Elio e le
Storie Tese (da quando avevo 8 anni).
La top 5 dei
valori in cui credi
Onestà,
generosità, umiltà. Il resto viene da sé...
La top 5
delle tue paure
Il
Buio, i ragni, la solitudine, i cartoni animati in bianco e nero, non
essere all’altezza.
I tuoi
obiettivi (personali e professionali)
Svegliarmi
avendo sempre il coraggio di guardarmi allo specchio e non finire
come quelli che odiano il proprio lavoro.
I tuoi sogni
(personali e professionali)
Abbastanza
soldi per potermi permettere una casa e una famiglia. Una volta
sognavo una scrivania da Direttore di redazione...
Cosa stai
facendo per realizzarli?
Ho
studiato (e mi sono laureato) in Scienze della Comunicazione. Ho
lavorato a Studio Aperto, Canale Italia e ora scrivo per Panorama.it,
principalmente di sport. Nell’ultimo periodo aiuto le aziende (o le
persone) a comunicare sul web.
Ok, ora che
abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione.
Ti sei
definito un aspirante giornalista, a volte addetto stampa, spesso
consulente di Web Marketing.
Descrivici in modo chiaro e
semplice che cosa significa.
Significa
che mi occupo di tutto ciò che riguarda la comunicazione. In parte
ancorato a una professione (il giornalismo) sempre più fluida e meno
strutturata. Ed ecco dove subentra il web marketing che mi permette
di produrre contenuti (non solo articoli, ma anche video, ecc…) per
le aziende o le persone con e per le quali lavoro.
Ti ricordi
quando hai scelto di fare questo mestiere?
Il
giornalista a 13 anni. Il
web marketing invece è subentrato a metà dello scorso anno.
Cosa
ti ha spinto a farlo?
A
13 anni decisi di scrivere un articolo “di fondo” su Michael
Schumacher che perdeva il mondiale (mi pare del ’99) e festeggiava
con i rivali della Mercedes. Credo di averlo inviato a La Gazzetta
dello Sport, ovviamente senza successo. Però per la prima volta
avevo sentito forte e definito il mio bisogno di comunicare agli
altri qualcosa di me stesso… Che non vuol dire solo e
necessariamente “sapere scrivere bene”, come spesso si dice. Il
web marketing, invece, è subentrato per valutazioni economiche (in
parte) e di opportunità (questo è quello che chiede il mercato).
Quali
requisiti sono necessari per fare l'aspirante giornalista, a volte
addetto stampa, spesso consulente di Web Marketing?
Saper
produrre contenuti ed essere in grado di consigliare ai clienti i
canali giusti attraverso cui poterli diffondere. O viceversa.
Come fai
capire ai clienti di cosa ti occupi?
Diciamo
che preferisco spiegare loro come potrei essergli utile applicando
alla lettera quello che mi spiegarono anni fa durante una lezione sul
cosiddetto “elevator pitch”. Gli americani ci vanno matti per
queste cose...
Qual è il
progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
Forse
la pianificazione di una campagna online per un candidato politico.
Se non altro perché mi ha permesso (e mi permette) di ragionare e
scrivere su argomenti che conosco abbastanza a fondo.
C'è stato
un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?
Quando
ho pensato che qualcosa potesse piacere agli altri (diciamo un
determinato target) solo perché piaceva a me. E’ un errore banale
nel marketing in generale ma purtroppo, a volte, mi capita ancora.
Ed il
successo che più ti ha gratificato?
Non
sono tipo che si ferma più di tanto ad analizzare i successi e fare
bilanci. Mi basta, per ora, riuscire a fare quello che mi piace.
Hai fatto
tutto da solo o sei stato aiutato da qualcuno?
Sono
tante le persone che ti aiutano lungo un qualsiasi percorso. Nessuno
ce la fa da solo.
Come
organizzi il tuo lavoro?
Con
Hootsuite! Scherzi a parte, tento di programmare il più possibile
post e contenuti. A volte però (come oggi che sto scrivendo alle 3
di notte) mi ritrovo costretto a improvvisare.
Raccontaci
la tua giornata lavorativa tipo.
Sveglia
alle 8, caffè e una buona connessione internet. Il resto poi è
variabile. Dipende se mi mandano da qualche parte (per scrivere un
pezzo) o se io devo andare da qualche parte (magari da un cliente).
La sera mi districo tra allenamenti (pallacanestro) e fidanzata.
Come riesci
ad ottenere nuovi incarichi?
Direi
sempre attraverso il marketing, online e offline.
La formula
per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con
noi?
Se
qualcuno la conosce mi faccia sapere, grazie.
Quali
suggerimenti ti sentiresti di dare ad un giornalista, addetto stampa
o consulente di web marketing alle prime armi?
Nel
lavoro non si deve essere “schizzinosi” ma allo stesso tempo
bisogna saper rispettare se stessi e le proprie capacità.
Sei stato
scelto come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuto
membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa
pensi di questo blog e perché hai deciso di fare questa
chiacchierata?
Il
blog lo seguo con grande interesse da quando Cristiana me lo ha fatto
conoscere. Per il resto mi piace, come detto, condividere qualcosa di
me stesso con gli altri. Spero a questo punto di esserci riuscito.
Mi presento:
sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di
telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le
strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
La
strategia fondamentale credo sia non cadere nella tentazione di
utilizzare il web marketing con gli strumenti del marketing
tradizionale. Nessuna azienda è obbligata a stare sul web, ma per
sfruttarlo in maniera efficace bisogna essere disposti a mostrare
qualcosa di “personale” e non solo i propri prodotti. Trasparenza
e onestà sono le parole chiave.
Quale pensi
che sarà il futuro della comunicazione online?
Onestamente
non me lo chiedo più di tanto. L’obiezione che di solito si pone a
chi lavora nel campo della comunicazione online è che gli strumenti
di oggi (vedi Facebook e Twitter) tra non molto dovrebbero diventare
obsoleti. D’altra parte non avendo nemmeno un nome per definire la
mia professione non mi scandalizzerebbe più di tanto dover cambiare
i miei “attrezzi del mestiere”.
Quale posto
troveranno i freelance in questo scenario futuristico?
Sicuramente
molto. Non saprei dire se sia un bene o un male… Onestamente faccio
il freelance per esigenza perché il lavoro di un’agenzia è
ovviamente più completo, integrato e quindi di maggiore qualità.
Ovviamente anche il prezzo è di molto superiore...
Un'ultima
domanda: che cos'è per te la felicità?
Andare
a dormire ogni sera senza avere l’ansia di ciò che mi aspetta
l’indomani…
L'intervista è
finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è
stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori
di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A presto.
Letture consigliate
Come ogni lunedì,
vi consiglio di approfondire la conoscenza dell'intervistato
attraverso la lettura di un suo articolo. In questo caso, si tratta
di un interessante approfondimento
sulla discesa in campo politico degli sportivi fatto da Teobaldo.
E voi, cosa ne pensate?
Cosa ne pensate
delle aspirazioni di Teobaldo e della sua scelta di integrare la
professione del giornalismo alla comunicazione digitale? Secondo voi,
quale sarà il futuro del giornalismo nel nostro paese?
E' ovvio che il web sarà il futuro, e anche la maggior parte dei giornalisti diventeranno free lance, già all'Ansa si servono molto di liberi professionisti e questo dice tutto. Certo, credo sia una professione in cui non è facile sfondare, anche perché la concorrenza è tanta, e il lavoro sempre più precario, ma secondo me serietà e preparazione sono ancora delle qualità valide per farcela, per cui...in bocca al lupo!
RispondiEliminaAnch'io mi auguro che Teobaldo riesca a farcela.
EliminaIn effetti, il comparto del giornalismo vive una fase piuttosto complicata da gestire. E spero altrettanto che, come dici tu, serietà e preparazione siano ancora delle buone basi da cui partire. Anche se, ultimamente, fatico ad avere un approccio positivo. Mi sembra sempre di più che la meritocrazia venga un tantino sottovalutata.
Per questo spero che giovani come Teobaldo riescano nel realizzare i propri sogni, soprattutto quando sono capaci e non temono di mettersi in gioco, proprio come lui!
Non so se concordare sul fatto che i freelance conteranno molto in futuro. O, meglio, potrebbe essere così - deve essere così - a patto che il lavoro del freelance venga valutato e non sminuito come succede ora.
RispondiEliminaIo credo che spesso i freelance si ritrovino in questo ruolo per necessità. Il ché non è necessariamente un male, anche se questo tipo di professione richiede una dose elevata di motivazione e impegno. Elementi che vacillano anche a causa della svalutazione di cui parli.
EliminaForse, in Italia, bisognerebbe riconoscere maggiormente il freelance come professionista, soprattutto quando lavora col web.