Oggi ho il piacere
di fare Quattro
Chiacchiere con una collega e amica: Silvia Segala,
copywriter di ComeStilVuole.
Silvia è una ragazza molto solare, disponibile e appassionata. Doti
che emergono con forza sia dal suo progetto online, che dal modo in
cui si relaziona sui social. Ecco la sua presentazione:
Silvia
Segala, copywriter e artigiana della parola. Affascinata
dal potere della comunicazione scritta, si dedica alla sua attività
con impegno, entusiasmo e disponibilità. I suoi servizi principali
riguardano il copywriting, la comunicazione e gli eventi. Progetti
che porta avanti con passione, come dimostra dalle pagine di
ComeStilVuole.
Se volete sapere
di più riguardo a Silvia vi consiglio di leggere il suo blog,
oppure di seguirla sui social: Twitter
(questo il profilo
personale), Facebook
e Google+
(questa la pagina
dedicata).
Intanto, scopriamo
cosa ci ha raccontato...
Nome
Silvia
Segala
Età
Avanza
inesorabile…ne conto 31 per ora.
Dove
abiti
In
un posto bellissimo: a Manerba del Garda.
Dove
vorresti vivere
A
San Francisco. La sento mia.
Professione
Copywriter
3 aggettivi
per descrivere il tuo lavoro
Creativo,
appassionato, dinamico.
3 aggettivi
per descrivere la tua personalità
Ottimista,
solare, testarda.
3 qualità
che vorresti possedere
Vorrei
essere più paciosa, rilassata, riflessiva.
3 difetti
che possiedi e che non vorresti
Troppo
istintiva, mi prendo troppo sul serio e prendo gli altri troppo sul
serio.
La top 5
delle tue passioni
Scrivere
(scontato), leggere, viaggiare, il rock and roll, creare/restaurare
oggetti per la casa.
La top 5 dei
valori in cui credi
Da
buon sagittario, la giustizia prima di tutto, a braccetto con onestà,
sincerità, amicizia e…meritocrazia.
La top 5
delle tue paure
Perdere
l’affetto o la stima delle persone che amo è la mia paura più
grande. A seguire,
perdere la memoria, non avere figli, sbagliare sul lavoro ed i
serpenti!
I tuoi
obiettivi (personali e professionali)
Crescere
professionalmente e portare “a regime” ComeStilVuole, il mio
progetto da freelance, continuando a studiare, aggiornarmi, vivere il
web e tutte le sue opportunità. Vorrei accrescere il bagaglio
professionale anche attraverso esperienze all’estero, che mi
possano arricchire personalmente e professionalmente. Personalmente,
nel breve periodo, vorrei finire la ristrutturazione di casa entro
l’estate… così non dovrò più lavorare nella taverna/bunker.
Per il lungo periodo, rimando alla domanda successiva.
I tuoi sogni
(personali e professionali)
Sogno
di poter essere una perfetta giocoliera tra famiglia e lavoro;
pensando un domani ad un figlio; riuscire a gestire tutto al meglio,
credo sia una grande sfida, oltre ad un bell’obiettivo.
Cosa stai
facendo per realizzarli?
Hai presente il
film “Se scappi ti sposo”? Il giocatore di baseball (mi sembra)
chiedeva a Julia Roberts di visualizzare l’obiettivo. Ecco, mi
sveglio ogni mattina e visualizzo i miei obiettivi. Mi proietto nel
futuro e sincronizzo ogni mia cellula perché mi porti al risultato.
Studio, mi informo, lavoro molto, mi pongo delle priorità, ficco il
naso ovunque e ascolto gli altri, quelli più bravi di me,
prendendoli ad esempio.
Ok, ora che
abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione.
Ti sei
definito un copywriter, descrivici in modo chiaro e semplice che cosa
significa.
Per
me significa amare le parole più di ogni altra cosa. Mi affascina il
loro potere e mi entusiasma il loro rapporto
segno-significato-azione. Sono un’amante della semantica e della
semiotica. Per me tutto parla, racconta, esprime.
Ti ricordi
quando hai scelto di fare questo mestiere?
Sono
figlia dei meravigliosi anni ’80. Cresciuta a Plasmon, grillo
parlante e Sapientino. Credo di non averlo scelto, è stata una
conseguenza delle mie attitudini da bambina dalla lingua troppo
lunga.
Cosa ti ha
spinto a farlo?
Scrivere
è il mio modo di rapportarmi con il mondo, di viverlo, di sentirlo.
Forse è l’unica cosa che so fare, per cui punto tutto su questa
strada. Io scrivo tutto, sempre, qualsiasi emozione la devo
materializzare in parole. Questo bisogno quasi spasmodico è stata la
mia spinta.
Quali
requisiti sono necessari per fare il copywriter ?
Cosa
posso dirti oltre a quelli del grande David Ogilvy? Io li mixo sempre
con “Stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs. Centrifuga tutto,
e ti salta fuori la tavola dei dieci comandamenti del bravo
copywriter. È da quando ho 17 anni che penso che la follia sia il
motore del mondo (intesa come capacità visionaria).
Come fai
capire ai clienti di cosa ti occupi?
Faccio
il gioco del “se fosse”. Prendo un loro testo e inizio a dirgli:
e se fosse…? Cambio il loro punto di vista, di solito funziona:
capiscono cosa faccio, perché e a che cosa serve. Il gioco è un
modo semplice ed intuitivo per capire.
Qual è il
progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
ComeStilVuole,
decisamente. È l’estensione di me stessa nel lavoro. Mi
rappresenta in pieno.
C'è stato
un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo
racconti?
Mi
ha segnata veramente, oltre ad avermi insegnato. Dovevo scrivere
un’intera brochure di info prodotti, non mi sono fidata del mio
istinto in prima battuta. E non ha funzionato. Era piatta e banale.
Tempo dopo ho dovuto rifarla tutta. 300 referenze non si scrivono in
un minuto, ho imparato.
Ed il
successo che più ti ha gratificato?
Essere
citata in un post sul Forum GT ed il tuo DM in Twitter che mi
proponeva questa intervista. Sono una “novellina”, per me è
stato un po’ come vincere alla lotteria.
Hai fatto
tutto da solo o sei stato aiutato da qualcuno?
Non
avrei mai potuto farcela senza l’aiuto degli altri. Non è per
essere banale, non è finta modestia. I miei familiari hanno
appoggiato la mia decisione di lasciare un posto fisso per lanciarmi
in questa avventura, e per me è stato già un grandissimo aiuto.
Nella parte pratica, ringrazio il mio web designer (Giacomo, di Space
Chimp Design) e tutti voi blogger. Ho imparato tantissimo in questi
anni che vi seguo.
Come
organizzi il tuo lavoro?
Faccio
delle scalette settimanali e giornaliere. Visualizzare gli impegni e
fissare le priorità, il timing, mi aiuta a non perdermi nei
bicchieri di acqua.
Raccontaci
la tua giornata lavorativa tipo.
Mi
sveglio alle 7,30, trafila alla Fantozzi, tranne la barba ovviamente,
qualche piccola faccenda di casa e poi via. Il mio “tram” è il
tasto ON nel Mac. Alle 8,15 più o meno sono davanti allo schermo.
Twitter è diventato il mio “quotidiano on line”. Rapida
scansione delle news del giorno, ed inizio con il lavoro. Divido il
lavoro partendo dalle priorità e dagli eventuali appuntamenti che ho
durante la giornata. Pausa pranzo alle 13,30/14,00 circa. Spesso
pranzo davanti al pc, non dovrei farlo. Staccare è importante per
areare la mente. Mi rimetto al lavoro e filo dritta come un fuso fino
alle 18,30 circa. Poi arriva il mio compagno e si prepara la cena
(lui, per la verità, che è molto più bravo e volenteroso ai
fornelli). Io faccio “la piccola”: apparecchio e sparecchio la
tavola, pulisco, sistemo. Se sono stata brava mi guardo un film o
esco. Altrimenti mi rimetto alla tastiera. Cerco di non andare a
dormire molto tardi. Tenere un ritmo di vita simile a quello de mio
compagno mi aiuta a non alienarmi rispetto al resto del mondo e a
vivere i momenti con lui in casa, se no non avrebbe senso vivere
insieme.
Come riesci
ad ottenere nuovi incarichi?
Penso
per empatia. Mi metto dalla parte del cliente e cerco di fare mio il
loro prodotto, servizio. Questa vicinanza traspare nelle mie
presentazioni/offerte. Per ora è andata bene.
La formula
per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con
noi?
Se
realizzassi il mio obiettivo, sarei più che felice di condividerlo
con tutti voi. Io voglio crederci. Credo che la fede (la fiducia
nelle proprie capacità) e l’umiltà siano la base. Non bisogna mai
perdere di vista da dove veniamo e dove vogliamo arrivare.
Quali
suggerimenti ti sentiresti di dare ad un copywriter alle prime armi?
Quello
che mi dico ogni ogni giorno: impegnati di più, leggi di più,
credici di più, curiosa di più, esercitati di più.
Sei stato
scelto come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuto
membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di questo
blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?
È
uno dei miei punti di riferimento, potevo dire di no? È un onore per
me.
Mi presento:
sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di
telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le
strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
Mi
piace ragionare in termini di umanità e proporzioni. Voglio dire, a
questo mondo i marketer sono molti, gli addetti ai lavori, ma il
pubblico è sempre in numero maggiore. Credo sia importante non
perdere di vista il lato umano, parlare per le persone, delle persone
e con le persone. Gli strumenti sono mezzi per definizione, quel che
vince è il modo in cui li possiamo rendere usabili ed umanizzabili.
La strategia è conseguenza di un pensiero, e questo deve essere
umano, non “robotico”, per le macchine. Solo così può essere
condivisibile ed avere successo. Bisogna andare tra la gente, avere
un credo, una missione che sia riconoscibile nel mondo reale e
parlare con gli stessi strumenti e linguaggi che la gente usa.
Scendiamo dal piedistallo, insomma. Why piuttosto che what. L’how
fa la diffferenza. La storia insegna.
Quale pensi sarà il futuro della comunicazione online?
Io
credo che la più grande vittoria sia aver cambiato la prospettiva.
Prima era la TV a farla da padrona, con le sue comunicazioni one-way
e nessun tipo di interazione possibile. La via è lo scambio. Offrire
contenuti e strumenti che possano favorirlo, facilitarlo ed
aumentarlo. Lo dimostra la nascita dei Social ed il loro successo, il
fiorire di piattaforme e applicazioni sempre più interattive ed
interconnesse. Il futuro guarda alla fusione, e sarà di chi saprà
eliminare le barriere spazio-temporali offrendo esperienze e mondi
possibili, portabili e assaporabili nella realtà, contesti e
situazioni di condivisione sincera. La gente non solo vuole roba
(come ha detto Adele Savarese alla Social Media Week), ma vuole
qualcosa di cui può sentirsi parte integrante, nello scambio tra
reale e digitale. La gente vuole democrazia, vuole che il web sia un
posto umano, la casa di tutti, per tutti.
Quale posto
troveranno i freelance in questo scenario futuristico?
Io
credo che possa essere una formula vincente. Soprattutto per il
momento economico in cui viviamo, a patto che ci sia professionalità
e non improvvisazione. Questo perché il freelance spesso si
confronta con altri, cerca l’aiuto di professionisti complementari.
Questa formula dà vita ad infinite combinazioni creative, mai
uguali, quindi sempre fresche. Coworking non è solo una bella parola
per riempirsi la bocca, ma uno stile di vita che paga, perché 1 + 1
non fa due, ma 11. E il lavoro ne guadagna, si snellisce di molto
rispetto agli iter burocratici delle agenzie più strutturate.
Un'ultima
domanda: che cos'è per te la felicità?
Andare
a dormire la sera con il mio compagno che mi tiene per mano, sapendo
che il mattino dopo mi potrò svegliare sorridendo per il lavoro che
ho, i sogni e gli obiettivi da realizzare e tante persone da
conoscere, incontrare, da cui imparare.
L'intervista è
finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è
stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori
di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A presto.
Letture consigliate
Oggi vi propongo
un post
che ho letto qualche tempo fa e che mi ha fatto subito scattare una
certa simpatia per questa brava copywriter. Con il suo stile unico e
identificabile, Silvia offre alcuni consigli utili per chi lavora da
casa. Da leggere e stampare!
E voi, cosa ne pensate?
Conoscevate già
Silvia Segala e il suo progetto Come Stil Vuole? Cosa ne pensate del
suo metodo per spiegare di cosa si occupa ai clienti?
Ringrazio Cristiana per questa bellissima chiacchierata ed opportunità...e tutti voi che avrete voglia e pazienza di leggere le mie parole. Grazie :)
RispondiEliminaCome ho già avuto modo di dirti, sono io a doverti ringraziare. Ti sei saputa raccontare in modo spontaneo e sincero, permettendoci di conoscerti meglio sia come persona che come copywriter.
EliminaQuindi, grazie ancora Silvia e a presto! :)
Visto che Silvia mi ha citato non posso non ringraziarla pubblicamente oltre a dover intervenire a stemperare la sua modestia... credetemi è una copywriter con i fiocchi e i controfiocchi (per rimanere in tema sartoriale), una personalità follemente eccezionale e la persona con la quale amo lavorare più di ogni altra... dopo tutti questi elogi faccio presente che sono il suo webdesigner e non il suo compagno ;) onde evitare fraintendimenti!
RispondiEliminaCiao Giacomo, benvenuto sul blog! :)
EliminaHai proprio ragione: Silvia ha una personalità creativa e coinvolgente, e la sua modestia non fa che confermarlo. È stato un piacere poterla intervistare ed offrirle un piccolo spazio anche qui, per quel che vale!
Avevo capito che sei il suo webdesigner, ma hai fatto a precisarlo. Non si sa mai! ;)
Bene, se stamattina ero un campo di fragole, ora sono un pomodoro completo, per l'emozione, sono tutta rossa! Grazie, grazie, grazie, grazie...e grazie ancora!
RispondiEliminaMa non devi arrossire... quando una persona si mostra senza filtri è normale che venga apprezzata! Un bacione Silvia e grazie ancora per essere così speciale :)
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