mercoledì 3 aprile 2013

Comunicare l'azienda usando Twitter

La comunicazione digitale passa sempre più spesso attraverso i social networks. Piattaforme in cui gli utenti sono liberi di condividere contenuti di loro interesse, creando vere e proprie discussioni a riguardo. Ed è proprio sui social che le aziende trovano uno spazio in cui costruire relazioni e definire la propria reputazione online. Quindi vorrei capire insieme a voi come utilizzare Twitter per la promozione aziendale.



Twitter per la promozione aziendale, quando usarlo?

Twitter è forse il social network che preferisco. Versatile, veloce e immediato, permette di condividere e reperire informazioni in linea con i propri interessi, interagendo allo stesso tempo con gli altri utenti. Se al singolo questo social consente di intessere relazioni utili e stimolanti, anche l'azienda può trarre giovamento dall'utilizzarlo. Ma, per farlo al meglio, è bene che segua alcuni accorgimenti.

Quando parliamo di individui ritengo che esista un social media più adatto ad ognuno, mentre per quanto concerne le aziende sono convinta che si tratti solo di individuare la strategia migliore per ogni piattaforma in cui si sceglie di essere presenti. Ma allora, quando un'azienda deve utilizzarle?

In linea generale, penso che Twitter sia utile per l'azienda che intende:
  1. comunicare e condividere informazioni e notizie;

  2. promuovere eventi (attraverso il live tweeting, per esempio);

  3. offrire un servizio di assistenza clienti veloce e immediato;

  4. interagire con gli utenti per rafforzare la propria reputazione online;

  5. ascoltare i clienti (e, più in generale, i followers) così da offrire loro un servizio più affine alle loro aspettative.


5 consigli per migliorare la comunicazione aziendale su Twitter

Un'azienda può trarre enormi vantaggi grazie al suo profilo su Twitter, godendo della possibilità di analizzare e interagire in maniera diretta con il proprio target di riferimento. Ciononostante, sulla nostra time line ci capita spesso di imbatterci in esempi di strategie di comunicazione assolutamente da evitare.

Per questo ho cercato di individuare 5 comportamenti che penso consentano all'azienda di migliorare la sua presenza su Twitter.

#1 – Velocità nelle risposte

Uno degli enormi vantaggi di Twitter è che ci permette di interagire con gli altri utenti. Spesso, alle aziende può capitare di essere coinvolte in discussioni avviate da altri, oppure che i followers sottopongano loro quesiti specifici. In queste occasioni è importante non solo rispondere, ma farlo il più velocemente possibile. Un simile atteggiamento permette di aumentare l'affidabilità della compagnia agli occhi degli utenti, che saranno felici di intessere nuove relazioni con essa.

#2 – Sincerità, credibilità e disponibilità

Questi credo siano i tre prerequisiti base di una buona strategia di social media marketing su Twitter. L'azienda deve sfruttare questo social per comunicare se stessa, il suo spirito e i suoi valori. Senza dimenticare di rendersi disponibile allo scambio e al confronto con gli altri iscritti. Questo atteggiamento consente di ottenere un duplice vantaggio: ci fa apparire più socievoli e ci offre l'occasione di comprendere meglio il nostro target di riferimento.

#3 – Retweet e condivisione

Un errore che l'azienda deve assolutamente evitare è quello di condividere solo i propri contenuti. Infatti, è consigliabile non solo condividere contenuti interessanti – affini al nostro target, quindi – che abbiamo rinvenuto in rete, ma osservare la time line prestando attenzione alle informazioni pubblicate dagli altri. Essere più aperti e disponibili significa anche utilizzare il retweet, per far capire agli utenti che stiamo dando loro la giusta attenzione.

#4 – Hashtag e parole chiave

Twitter ci permette di scambiare e condividere informazioni e anche di catalogarle, indicizzandole sulla base di specifiche parole chiave. Ecco che gli hashtag (le parole precedute dal simbolo grafico del cancelletto) diventano risorse utilissime per dare traccia delle nostre condivisioni, rendendole più facilmente reperibili da parte degli altri iscritti.

#5 – Variare la tipologia di contenuti

Questa regola non vale solo sui blog. Infatti, anche sui social networks variare i contenuti è una buona strategia per coinvolgere chi ci segue. Le immagini, per esempio, offrono l'opportunità di creare discussioni e i video, invece, sono in grado di suscitare emozioni.


Letture consigliate

Ecco qualche valido suggerimento di Laura De Vincenzo che, dalle pagine di Web House, ci dice come migliorare il nostro profilo su Twitter. Un articolo chiaro e pratico, assolutamente da leggere.


E voi, cosa ne pensate?

Credete che Twitter possa essere utile per le aziende? Se sì, in che modo? Vi è mai capitato di assistere a strategie di comunicazione aziendali sbagliate su questo social? Cosa vi ha permesso di notarle?

4 commenti:

  1. Twitter è un ottimo strumento di lavoro.
    Chi dice che non è valido perché obbliga l'utente a un'estrema sintesi dei propri concetti non ha proprio capito nulla.
    Col mondo - compreso quello del lavoro - che si orienta sempre più verso comunicazioni intuitive e immediate, consiglierei a tutti di imparare a utilizzare Twitter. Partendo magari da articoli come il tuo!

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    1. Anch'io trovo che lo sia. Il fatto che obblighi alla sintesi non è così negativo, anzi. Insegna a concentrarsi sull'immediatezza del messaggio e sulla sua efficacia. Credo che questo social si impari soprattutto con la pratica.
      In Twitter ho trovato un ambiente produttivo e stimolante. Per questo lo consiglio, anche a chi non ne fa un uso professionale. E grazie per il complimento!

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  2. Io lo uso da tempo, anche se ultimamente non lo trovo più così stimolante come prima. L'ho ripreso per trovare argomenti utili sulle mie passioni e trovo fin troppo spesso discussioni su politica e religione che a me non interessano.

    Tempo fa una ragazza aveva chiesto a una grande casa editrice perché su Twitter usasse scrivere "ke" e altre oscenità col k e si è sentita rispondere un secco "C'è il tasto defollow. Usalo". Io ho bloccato i tweet di quella casa editrice, anche se la colpa diretta è di chi gestisce l'account.

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    1. Come ogni social, anche Twitter ha dei punti deboli. Chiaramente chi gestisce gli account non sempre lo fa con la dovuta attenzione ed è vero che si parla sempre più spesso di politica e religione.

      D'altronde sono temi caldi, in un certo senso, e di interesse generale. Detto questo sono convinta che quando un'azienda ne fa un uso responsabile e consapevole, allora non può che trarne benefici. Ovvio, dev'esserci la massima disponibilità al confronto. Cosa che mi pare di non rinvenire nel caso che hai citato.

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