Per i
nostri post dedicati alla scrittura
oggi vorrei occuparmi di un tema di cui leggo frequentemente sul web:
il blocco dello scrittore, leggenda metropolitana o condizione reale?
Con l'articolo
della scorsa settimana abbiamo cercato di individuare qualche
consiglio per i blogger in cerca di ispirazione; oggi, invece, ci
chiediamo se sia possibile cadere vittime dell'incapacità di
scrivere.
Il blocco dello scrittore, una definizione
Avete
presente la sensazione che si prova quando, davanti a un foglio
bianco, si sta per iniziare a scrivere e le idee, che prima
sembravano chiare, appaiono ora confuse e inesprimibili? Ecco, se
avete provato questa sensazione è probabile che siate stati vittime
del blocco dello scrittore. Una condizione che ci rende
impossibile esprimere attraverso la scrittura quello che abbiamo in
mente.
Non
sapere come trattare un argomento è piuttosto comune e non denota
certo delle mancanze da parte del redattore. A volte, mi è capitato
di non riuscire a scrivere di un determinato argomento. Per questo ho
individuato alcuni stratagemmi che possono essere utili in
circostanze simili.
Superare il blocco dello scrittore
Posto
che il blocco dello scrittore esista, credo che questo possa essere
efficacemente superato seguendo alcuni accorgimenti che ho deciso di
segnalarvi nei 5 punti che seguono.
- Selezionare le idee con cura, scegliendo di occuparsi di quella che ritenete più efficace;
- preparate una scaletta oppure organizzate i pensieri in una mappa mentale;
- approfondite tutti gli spunti che vi si presentano;
- distraetevi spostando l'attenzione su altro;
- non ostinatevi a sviluppare idee che non vi convincono.
Il blocco dello scrittore non esiste
A
questo punto mi sento di dirvi che, in realtà, penso che il blocco
dello scrittore non esista. Quella particolare situazione che siamo
soliti indicare con questa espressione, infatti, credo si verifichi
in due casi principali:
- quando l'argomento di cui vogliamo parlare è complicato o delicato e, quindi, abbiamo dei dubbi su come trattarlo in modo efficace;
- quando la nostra idea non ci convince appieno e titubiamo sull'organizzazione del contenuto.
Ecco,
ogni volta che mi trovo in questa situazione la prima cosa che faccio
è cercare di individuare la ragione di ciò e mi chiedo:
- Ho pianificato al meglio la trattazione?
- Sono certa di essere sufficientemente preparata sull'argomento?
- Ho considerato tutti i punti di vista?
Se mi
rendo conto di non essere sicura di poter ottenere il risultato
desiderato o se davvero non so come iniziare a scrivere, allora
lascio riposare le idee e le riprendo in un momento successivo.
Un'altra opzione, quella che solitamente si rivela essere la più
efficace, è abbandonare la scaletta e provare a trattare l'argomento
di getto, così come mi viene naturale fare.
In
ogni caso, penso che quello che definiamo blocco dello scrittore sia
una condizione più che normale per chi si occupa di scrittura. Fare
i conti con essa non è semplice perché richiede una buona dose di
organizzazione mentale, nonché la capacità di dotarsi di un metodo
efficace per affrontarla. Quello che mi sento di consigliarvi, in
conclusione, è di non lasciarvi abbattere e di fronteggiare queste
situazioni senza agitazione o timori reverenziali. Perché buona
parte della responsabilità per tali condizioni è nostra, anzi della
nostra paura del giudizio del lettore.
Letture consigliate
Per
approfondire l'argomento potete leggere questo articolo
pubblicato sul blog L'Imbrattacarte. Un post che illustra 7 consigli
per superare il tanto temuto blocco dello scrittore, posto che
esista.
E voi, cosa ne pensate?
Secondo
voi, il blocco dello scrittore esiste davvero? Che cos'è e come si
supera al meglio?
"Il blocco dello scrittore non esiste" è una frase che ho usato nel mio post dove parlo anche io di questo argomento :D
RispondiEliminaIl mio articolo è diverso, parlo di come vincerlo.
Sono d'accordo con quanto hai scritto: secondo me è una condizione mentale, ma di fatto non esiste.
Io questa frase l'ho ripetuta circa 50 volte discutendo dell'argomento con mia madre! :D
EliminaOra vado a leggermi il tuo articolo, allora...
E dove te lo vai a leggere se esce il 22 aprile? LOL
EliminaMah... vedrò di inventarmi qualcosa! :D
EliminaCi rendiamo conto di come sto? Non ho più parole! :|
Beh, no, ho dimenticato di scrivere io che il post doveva ancora uscire :)
EliminaSei gentile ed educato, Imperi. Ma è la realtà: sto lentamente peggiorando! :D
EliminaSei educato e gentile, Imperi. Ma è la realtà: sto lentamente peggiorando! :D
EliminaE, infatti, pubblico due volte la stessa risposta :|
EliminaNon l'avevo mai guardata da questo punto di vista. Ok, da oggi in poi mi ripeterò: "Il blocco non esiste. Il blocco non esiste." Beh nel mio caso non esiste neppure uno scrittore ;-)
RispondiEliminaCiao Simo,
Eliminaposso correggerti? Tu sei una blogger e, quindi, una web writer ;)
E l'idea di farne un mantra non è mica male... potrebbe funzionare! Io sono convinta che esista sempre un punto di vista, un'angolatura migliore per osservare le cose.
Quindi, potenzialmente, si può scrivere di qualsiasi argomento. Anche quelli che conosciamo meno; l'importante è informarsi, leggere e approfondire. Esistono sempre nuove domande di cui cercare la risposta :)
:-) Nella mia bio ho scritto proprio la stessa cosa... "credo che ci sia sempre un altro punto di vista...". beh in questo caso me l'hai fatto vedere tu l'altro punto di vista. Grazie, come sempre!!
RispondiEliminaMi fa piacere, Simo, davvero :)
EliminaConcordo soprattutto sul dubbio relativo all'esistenza o meno del "blocco del scrittore".
RispondiEliminaIo, che di blocchi ne ho vissuti tanti, mi accorgo che in effetti di solito erano derivati da tre fattori esterni:
- Scarsa o sbagliata risposta del pubblico (con relativa demoralizzazione del sottoscritto)
- Difficoltà nello sviluppare un'idea specifica che avevo in mente (proprio come dici tu)
- Sovrapporsi di più spunti embrionali di argomenti da trattare, senza la possibilità di svilupparne uno in particolare.
Il bello è che poi, presto o tardi, il blocco passa ;)
Hai ragione, anche la risposta del pubblico e quindi l'eventuale demoralizzazione dello scrittore giocano un ruolo fondamentale.
EliminaAnche quando parli di sovrapposizione di più spunti mi trovi d'accordo. Spesso si hanno troppe idee in testa e scegliere quella da sviluppare non è semplice.