mercoledì 8 maggio 2013

Google Plus per le aziende, quanto è utile?

Dopo aver visto come sfruttare Twitter e il blog per la comunicazione istituzionale online, oggi ci soffermiamo su un altro social network che offre la possibilità di aprire pagine aziendali: Google Plus. Un valido strumento di comunicazione e interazione con gli utenti.



Google Plus, quali i vantaggi per le aziende che lo utilizzano?

Il social network di Google è nato da poco, ma sta già riscuotendo un notevole successo. Uno strumento che cerca di raccogliere le potenzialità dei social più famosi in un'unica piattaforma. Aprire una pagina aziendale su Google Plus è un'ottima soluzione per ottenere benefici dalla comunicazione online. Ho cercato di individuare una serie di vantaggi che questo social può offrire alle aziende.
  1. Comunicare l'identità aziendale;

  2. Tenere aggiornati clienti e persone che seguono il profilo sulle ultime novità;

  3. Interagire direttamente con gli utenti;

  4. Condividere contenuti e risorse utili;

  5. Ascoltare gli utenti e i loro bisogni;

  6. Sfruttare le sue potenzialità per realizzare uno storytelling efficace.

Posto che questi sei punti potrebbero essere validi anche per altri social networks, cerchiamo ora di approfondire l'argomento vedendo qualche suggerimento per sfruttare la piattaforma al meglio.


Google Plus, come sfruttarlo al meglio?

Negli ultimi tempi mi sto soffermando sull'analisi di Google Plus per comprenderne le dinamiche e mi sono ritrovata a chiedermi come le aziende lo potrebbero sfruttare. Ho appuntato qualche idea, che ho deciso di sottoporvi. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e, magari, capire insieme quali sono le strategie migliori da seguire.

A mio avviso, Google Plus unisce i suoi vantaggi nella possibilità di creare delle vere e proprie interazioni mirate con gli utenti. Ecco perché penso possa essere sfruttato principalmente per 3 attività:
  • La costruzione di un percorso di visual-storytelling, impiegando immagini e video;

  • Il dialogo con gli utenti attraverso l'avvio di conversazioni e il confronto nei commenti;

  • L'offerta di un servizio di supporto ai clienti o, più semplicemente, uno spazio informativo, sfruttando gli hangout.

Riflettendo ho rinvenuto 5 consigli per abitare Google Plus in modo profittevole, sia per l'azienda che per chi la segue.
  1. Essere presenti condividendo contenuti con regolarità, grazie alla predisposizione di un piano di comunicazione preciso;

  2. rispondere tempestivamente alle interazioni con gli altri utenti (richieste di accerchiamenti, commenti, hangout, ecc.);

  3. utilizzare la pagina aziendale per definire al meglio la propria identità, grazie alla possibilità di sperimentare diverse forme di comunicazione;

  4. ricordarsi di aggiungere il pulsante +1 al proprio sito o blog;

  5. mettere sempre in evidenza i bottoni per la condivisione dei contenuti.


Conclusioni

In sostanza credo che Google Plus sia un ottimo strumento per implementare la strategia di comunicazione digitale dell'azienda, perché offre la possibilità di massimizzare i benefici derivanti dalla presenza sui social.

Un errore da evitare, invece, è quello di convincersi che questo mezzo basti da solo per costruire una forte identità aziendale in rete. Uno dei punti sui quali mi soffermo più spesso è proprio la necessità di dotarsi di un piano di comunicazione digitale che si basi sull'analisi del singolo caso e che miri a individuare le strategie più idonee da seguire.

Riflettendoci ho capito che Google Plus può essere un valido strumento per la comunicazione dell'azienda in rete e, in alcuni casi, potrebbe persino trasformarsi nel canale preferenziale. Tuttavia ritengo che, proprio in funzione delle sue numerose potenzialità e delle dinamiche che lo muovono, sia necessario approfondirne lo studio per comprenderlo e riuscire a trarre il massimo dalla propria pagina aziendale.



Letture consigliate

Oggi una doppia segnalazione per approfondire le questioni legate all'utilizzo di Google Plus.
  • Il primo è un ebook gratuito di Chiara Storti che tratta in modo chiaro e semplice l'argomento di cui ci siamo occupati nel post. Nel sito della consulente SEO, inoltre, trovate un elenco interessante di risorse utili da scaricare gratuitamente. Vi consiglio di dare un'occhiata.

  • La seconda segnalazione vi rimanda direttamente alla sezione risorse del blog del progetto Cowinning. Qui la brava Michaela Matichecchia, esperta di Google Plus, condivide idee e suggerimenti davvero imperdibili.


E voi, cosa ne pensate?

Avete mai gestito una pagina aziendale su Google Plus? Usate questo social? Quali pensate siano i vantaggi offerti e quali, invece, le strategie più efficaci da seguire?

4 commenti:

  1. Ovviamente, come anche tu hai sottolineato, ogni azienda ha la sua comunicazione web e quindi non è detto che per tutte si debba scegliere gli stessi social. Google Plus però è una cosa a parte, io lo consiglio sempre, soprattutto in chiave locale. Infatti grazie all'implementazione con Google Maps e quindi Google Local, consente di ottenere un posizionamento naturale nella prima pagina di Google...ganzo, no?

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    1. Ciao Francesca,
      vero: Google Plus è utile anche in chiave di geolocalizzazione.

      Soprattutto nel caso di clienti che hanno un'attività su scala locale. Sai, affronterò questo argomento specifico proprio nelle prossime settimane.

      Grazie della visita e del commento :)

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  2. Io ho solo creato le business page per alcuni miei siti e blog. Condivido i tuoi punti e aggiungo che secondo me, prima di studiare un piano di strategia di contenuti, bisognerebbe analizzare come si muovono i grandi marchi americani.

    Ricordiamoci che G+ è USA. Quindi credo che studiare le business page di nomi come Marvel, Nasa, Mashable, anche se penso che questi brand siano avvantaggiati per la loro fama innanzitutto.

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    1. Buon giorno Imperi,
      anche il tuo consiglio è ottimo.

      L'analisi della concorrenza è importantissima e va sempre fatta prima di definire la strategia.

      Un suggerimento valido anche per studiare meglio il social e le sue dinamiche. Grazie.

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