martedì 14 maggio 2013

Scrivere un titolo efficace

Photo credit: Eve Livesey (Freesctock.ca)
Avete appena finito di scrivere un contenuto per il web e ora state per dedicarvi al titolo. Penserete che il peggio è passato, ma vi sbagliate. Il momento più complicato deve ancora venire. Sì, perché il titolo giusto deve rispettare le rigide norme del webwriting. Lo dobbiamo creare non solo pensando al lettore, ma anche ai motori di ricerca. Oggi voglio condividere con voi 4 passaggi che ci permettono di creare titoli originali e accattivanti.



Perché il titolo è così importante?

Il titolo di un contenuto è di fondamentale importanza. Questo perché è il primo elemento che i lettori e i motori di ricerca individuano. Va da sé, quindi, che esso influenzi non solo la scelta dell'utente, ma anche il processo di indicizzazione.

L'obiettivo principale del webwriter dovrebbe essere quello di soddisfare entrambi. Insomma, quello che dobbiamo fare è elaborare un titolo accattivante sia per gli utenti che per i motori di ricerca.


Le caratteristiche di un titolo efficace

Mi sono accorta che, spesso, la lettura di un contenuto web dipende da quanto il titolo riesce ad attrarmi. A volte capita che venga abbagliata dalle promesse contenute in esso, altre invece noto che titoli scontati e per nulla creativi nascondono articoli davvero ricchi di informazioni.

In entrambi i casi non ho potuto esimermi dal constatare un errore piuttosto simile. Quello di non soddisfare contemporaneamente i due destinatari principali dei contenuti web: gli utenti e i motori di ricerca.

Concentrandosi eccessivamente sui primi, infatti, il rischio è quello di creare titoli interessanti che però possono non essere indicizzati nella maniera più opportuna. Quando sono i motori di ricerca i destinatari del nostro titolo, invece, il rischio è quello di inserire al suo interno tutte le parole chiave legate all'articolo perdendo di vista il lettore.

La soluzione migliore, quindi, sembra essere quella di progettare dei titoli che possano risultare efficaci per raggiungere il duplice destinatario. Vediamo 4 passaggi che ci spiegano come fare.

#1 – Inserire la frase chiave nel titolo

Per far sì che i motori di ricerca possano indicizzare al meglio i nostri titoli è bene inserire al loro interno le parole che compongono la frase chiave che abbiamo individuato per il contenuto. Gli aspetti che dobbiamo considerare, inoltre, sono quelli della prominenza e della prossimità delle singole keywords.

#2 – Puntare sull'originalità e il coinvolgimento degli utenti

A mio avviso questa è un'ottima strategia se vogliamo incentivare la lettura dei nostri contenuti. Un'idea può essere quella di inserire nel titolo una call-to-action (un invito all'azione ben preciso), oppure una domanda.

#3 – Scegliere di stupire e incuriosire gli utenti

Questa è un'altra valida strategia da seguire che permette di rendere i nostri titoli piuttosto accattivanti. Una tecnica che mira a far leva su affermazioni forti o controverse per stimolare la curiosità dei lettori. Nonostante questa strategia funzioni, il mio consiglio è quello di non abusarne per evitare di infastidire gli utenti.

#4 – Sfruttare il potere dell'how-to

Chi si occupa di comunicazione digitale sa bene che i contenuti che spiegano come comportarsi in certe occasioni, o che ci dicono come fare per risolvere alcune problematiche sono tra i più consultati. Questa può rappresentare un'ottima soluzione per i nostri titoli perché attirano una buona fetta di pubblico, anche se a livello di indicizzazione la concorrenza può essere elevata.


Conclusioni

Il titolo è uno strumento molto importante per stimolare la lettura di un contenuto e per facilitarne l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Elementi che devono essere necessariamente tenuti in considerazione per essere certi di ottenere riscontri positivi ed efficaci.


Letture consigliate

Ecco un post di Michele Papaleo che ci consiglia come scrivere un titolo che fa scalpore. Da leggere e tenere a mente ogni volta che si redige un nuovo articolo.


E voi, cosa ne pensate?

Quali accorgimenti seguite quando scrivete un titolo? Vi concentrate soprattutto sugli utenti o sui motori di ricerca? Avete mai sperimentato titoli diversi per capire quale fosse il più efficace?

14 commenti:

  1. Non penso mai ai motori di ricerca, ma solo agli utenti, perché loro sono i veri destinatari del titolo e quindi dell'articolo.

    Pensando agli utenti, di fatto si pensa anche ai motori di ricerca, ma in un senso preciso: valgono le regole di scrittura per il web, come hai accennato nell'introduzione.

    Concordo quindi suoi tuoi punti e aggiungo:

    - mantenere la promessa: titolo efficace ok, ma il lettore non deve avere sorprese leggendo il testo.
    - brevità: non è matematica, non si può sostenere "massimo 5 parole" come fa qualcuno, ma considerare che titoli troppo lunghi vengono tagliati nelle serp e distraggono e annoiano il lettore.
    - chiarezza: arrivare dritti al punto. "Scrivere un titolo efficace" arriva al punto senza giri di parole e è una frase comprensibile.
    - punteggiatura: evitare punti esclamativi e puntini di sospensione, ma non il punto interrogativo, che invece è efficace.
    - frase unica: ho letto titoli composti di due frasi. Come se tu avessi scritto: "Scrivere un titolo efficace. L'importanza di catturare lettori e motori di ricerca". La seconda frase va spostata al sottotitolo.

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    1. Ciao Imperi,
      condivido assolutamente i tuoi suggerimenti. Sempre puntuali e pertinenti.
      Grazie :)

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    2. Aggiungo che leggo spesso in molti blog, specialmente da chi si ritiene scrittore, titoli fuorvianti, oscuri, scritti senza riguardo per la grammatica né per il lettore.

      Per fare un esempio, è frequente leggere titoli come "E ci risiamo un'altra volta" e poi capire che il blogger, magari, si lamenta del fatto che ha letto un libro pieno di refusi. Proprio non entra in testa, secondo me, che quel titolo "E ci risiamo un'altra volta" conduce a un'infinita possibilità di interpretazioni.

      Ecco un altro punto fresco fresco: Limitare il numero di interpretazioni del titolo a una. Il lettore legge e interpreta nell'unico modo possibile. Non deve avere scampo.

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    3. Beh, hai ancora ragione. Sai cosa potresti fare? Scrivere un post sugli errori più comuni nel web writing. Sarebbe utile, che dici? ;)

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    4. Sì, grazie, bella idea, lo farò senz'altro :)

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    5. Possiamo aprire un blog chiamandolo: "E ci risiamo con i soliti titoli" e riempirlo di titoli fuorvianti, o che non vogliono dire nulla, o che sono semplicemente surreali, corredandoli di screen-shot. Poi dopo due settimane dobbiamo fuggire in Asia sud-orientale per evitare il linciaggio. Io ho già degli agganci con la guerriglia maoista nelle Filippine, se vi servisse...

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    6. Ciao Ale,
      non sarebbe mica male come idea... magari optiamo per Tumblr, che dici? Visti i tuoi contatti ne nascerebbe un bel progetto ;)

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    7. L'importante è garantirsi l'anonimato, ché la gente è permalosa. (No, Tumblr no: non lo guarda nessuno :P )

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  2. Ti ho scoperto solo oggi e me ne rammarico, io sono una ex blogger di Splinder passata poi a Blogspot. Ritengo utilissimi i tuoi consigli che leggerò con calma. Ho sempre molti dubbi su come scrivere un post, e non sono mai contenta dei risultati. Cerco di fare del mio meglio ma certo non sono esperta in questo. Grazie quindi per i tuoi post.
    Un saluto e a presto *_*

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    1. Ciao Saray e benvenuta!

      Sono felice che questi consigli ti siano stati utili. Fare del proprio meglio è molto importante e ci aiuta a crescere.

      Un saluto anche a te e, se avessi dubbi o domande particolari, non esitare a chiedere :)

      A presto!

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  3. Anche io sono spesso combattuta tra lo scriver eun titolo ad effetto, o un titolo SEO friendly... ultimamente sono più orientata verso quest'ultima opzione, perchè ho notato che le persone cercano, appunto, per cercare informazioni.
    E senza un titolo efficace, non è facile arrivarci.

    Però un'alternativa ci sarebbe: modificare il permalink.
    Nel titolo la frase ad effetto (anche se sempre e comunque attinente all'argomento trattato nel post) e il permalink SEO friendly.
    Peccato che non ci abbia ancora provato perchè temo di combinare pasticci, creando un permalink errato! :)

    ciao
    Chiara

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    1. Refusi ed errori... :)

      ...tra lo scrivere un titolo...
      ...le persone cercano, appunto, per trovare informazioni.

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    2. Ciao Chiara!

      Io sono dell'idea che sia meglio optare per un titolo chiaro, magari accattivante, ma che non porti fuori strada il lettore. Voglio dire che, secondo me, è importante rendere appetibile un contenuto invitando il lettore fin dal titolo.

      Se vuoi, è un po' come fosse una promessa iniziale: ti dico cosa aspettarti nel post e non devo deluderti. Anzi, il lettore dovrebbe sempre trovare quello che sta cercando.

      Quanto alla modifica del permalink più che altro potresti optare per una sua semplificazione, eliminando congiunzioni e articoli e lasciando le sole keywords, per esempio. Mi sembra la soluzione più indicata se vuoi tentare questa strada :)

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    3. Tranquilla per i refusi, può capitare ;)
      A presto!

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