martedì 18 giugno 2013

Quattro Chiacchiere con... Katia D'Orta

Come vi avevo annunciato, da oggi le interviste di QuiCopy alle quali vi ervate abituati cambieranno forma. Per concludere questo percorso ho scelto di presentarvi una professionista che apprezzo molto: Katia D'Orta, webmaster della web agency TreW. 
Seguitela perché Katia vive la rete come piace a me: all'insegna del confronto e della condivisione. Lo spirito giusto per riuscire a confrontarsi e a crescere come professionisti. Questi i suoi contatti social: Twitter, Google Plus, Blog di TreW.
Ora, vi lascio alle sue risposte...



Nome

Katia

Età

37 (Ops, devo dirlo per forza? Ma internet non è quel fantastico luogo dove si può fingere di essere un’altra persona e magari dichiarare di avere 10 anni in meno?).

Dove abiti

In un paesino in provincia di Torino.

Dove vorresti vivere

In un posto caldo. Non mi piacciono la pioggia e il freddo.

Professione

Webmaster (ma potevo benissimo risponderti tuttofare).

3 aggettivi per descrivere il tuo lavoro

Coinvolgente, originale, stimolante.

3 aggettivi per descrivere la tua personalità

Multitasking, affidabile, pratica.

3 qualità che vorresti possedere

Di qualità che vorrei avere me ne sono venute in mente almeno cento, ma ognuna avrebbe svelato un mio difetto! Sicuramente mi piacerebbe essere più ordinata, più organizzata e avere più fiducia in me stessa.

3 difetti che possiedi e che non vorresti

1) Sono troppo “diretta”, vorrei essere più diplomatica!
2) Non ho il senso dell’orientamento, (riesco a perdermi anche in un supermercato)
3) Metereopatica

La top 5 delle tue passioni

5? Non posso permettermi di avere 5 passioni: ho due figli ! Al massimo un paio: Lettura e internet. E sono fortunata che la mia passione per internet coincida con il mio lavoro, altrimenti non riuscirei a coltivarla!

La top 5 dei valori in cui credi

Famiglia, amore, onestà, rispetto, coerenza.

La top 5 delle tue paure

Perdere le persone che amo, perdermi in una grande città, perdere il lavoro, gli insetti... Ok, sono solo 4, mi sembra un buon risultato!

I tuoi obiettivi (personali e professionali)

I miei obiettivi personali cambiano di giorno in giorno. Mi propongo piccoli obiettivi facilmente raggiungibili e, appena ne raggiungo uno, passo a quello successivo. E’ un modo per non subire il fallimento di alcune situazioni.
A livello professionale mi piacerebbe riuscire ad espandere l’attività in modo tale da avere dei collaboratori a cui delegare il lavoro. Adesso che ci rifletto, in questo momento tra lavoro e famiglia non ho assolutamente tempo da dedicare a me! L’obiettivo primario è riuscire a ritagliare un po’ di tempo per il mio benessere!

I tuoi sogni (personali e professionali)

Mi piacerebbe diventare talmente brava nel mio lavoro che qualcuno come Giorgio Taverniti (leggendo il mio nome sul web ) possa pensare: ”Ah sì, la conosco. E’ una in gamba!”
A livello personale sono molto fortunata: ho una famiglia che mi ama, un marito premuroso e 2 figli meravigliosi. Essere amata e sostenuta da loro continuamente è la mia fonte di energia. Forse aspirare ad avere ancora di più è un po’ sfidare la sorte, ma voglio sognare lo stesso: immagino di vivere in una bella casetta indipendente in un luogo tranquillo vicino al mare con i bimbi a giocare in giardino.

Cosa stai facendo per realizzarli?

Molta formazione e molto lavoro. Per fortuna internet è una fonte inesauribile di notizie e nel mio ramo è molto semplice trovare le informazioni, i corsi e gli eventi per rimanere sempre aggiornati.

Ok, ora che abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione. Ti sei definito un webmaster, descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.

Il webmaster è colui che si occupa di realizzare un sito web seguendone tutte le fasi, dal momento della sua progettazione fino alla sua pubblicazione online.

Ti ricordi quando hai scelto di fare questo mestiere?

Certo, me lo ricordo benissimo, era il 1998 e vorrei precisare che non ho scelto di fare questo mestiere ma è stato questo mestiere che ha scelto me! Io non sapevo neanche cosa volesse dire realizzare un sito web ed eravamo ancora in pochi a conoscere Internet. Sono stata assunta per gestire un laboratorio telematico e il funzionario mi ha chiesto di imparare il codice html per realizzare il sito del comune per cui lavoravo. Ho accettato la sfida e ho colto l’occasione per imparare da autodidatta.


Cosa ti ha spinto a farlo?

Sono una persona molto ostinata e, se ripenso agli anni in cui ho iniziato, ti confesso che mi sembrava tutto facile: ero una spugna, assorbivo ogni informazione possibile e imparare mi veniva naturale come respirare.


Quali requisiti sono necessari per fare il webmaster ?

Il webmaster è una figura in continua evoluzione che non si limita alla progettazione del sito ma con il passare degli anni ha dovuto riempire il proprio bagaglio di molte competenze. Bisogna conoscere un po’ di tutto: il codice, i programmi, la grafica, il seo. Conosco dei webmaster che scrivono addirittura i testi! Direi che il requisito principale coincida con l’essere una persona molto flessibile e dinamica. Il mondo del web cambia continuamente e se non ci si aggiorna in questo campo si rischia di rimanere tagliati fuori.


Come fai capire ai clienti di cosa ti occupi?

La diffusione della banda larga in Italia ha fatto sì che agli italiani si spalancassero le porte di internet e ora posso affermare che (per fortuna!) quando i clienti arrivano da me, sanno già cos’è un sito web. I problemi sono legati al fatto che molti pensano che la pubblicazione di un sito web porti automaticamente la visibilità, l’inserimento all’interno dei motori di ricerca e ignorano completamente tutto il discorso web marketing. Cerco sempre di far capire ai clienti che limitarsi alla pubblicazione di un sito web non serve a niente!
“Caro cliente, hai presente la vetrina bellissima di un negozio? Per entrare in quel negozio hai bisogno di prodotti di qualità, probabilmente anche di convenienza...ma c’è un’altra cosa fondamentale: hai bisogno di sapere dov’è quel negozio e di vedere quella vetrina! Ecco! Il tuo sito web può essere una fantastica “vetrina” dei tuoi prodotti ma se nessuno sa che esisti, nessuno acquisterà da te!”.

Qual è il progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?

Di solito i progetti che curo non mi rappresentano perché sono mirati ad esprimere al meglio l’azienda per cui lavoro. In questo periodo, però, c’è un progetto che fa eccezione: si tratta di Cowinning. E’ un progetto collaborativo di cui faccio parte che non ha scopi economici ma che racchiude il mio modo di essere. Secondo me è bello perché mostra il lato migliore dell’Italia, quello che punta alla condivisione del sapere, delle buone pratiche e del rispetto reciproco. Le persone che fanno parte di Cowinning mi fanno sperare, mi fanno intravedere un futuro più luminoso e non è facilissimo in questo periodo di crisi nel nostro paese.

C'è stato un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?

Sono una persona molto critica, molto severa con me stessa e ogni insuccesso mi insegna qualcosa.

Ed il successo che più ti ha gratificato?

Essere riuscita a laurearmi destreggiandomi tra gravidanza, pannolini e lavoro. Per studiare mi svegliavo alle 5 del mattino e alle otto e mezza andavo a lavorare con il pancione. Tieni presente che all’epoca ero già socia di Tre W, l’azienda in cui attualmente lavoro.

Hai fatto tutto da sola o sei stata aiutata da qualcuno?

Mio marito mi ha aiutato moltissimo. Senza di lui molti traguardi che ho raggiunto non sarebbero stati possibili.

Come organizzi il tuo lavoro?

L’organizzazione del mio lavoro avviene tramite l’aiuto di strumenti online. Utilizzo tantissimo Google Drive per avere a disposizione le risorse che mi servono per lavorare da qualsiasi posto lo desideri. Cerco di svincolarmi il più possibile dal lavorare solo dalla postazione dell’ufficio.

Raccontaci la tua giornata lavorativa tipo.

Non esiste una giornata lavorativa tipo. Ci sono giorni in cui non passo neanche un’ora in ufficio e altri in cui inizio alle 9 del mattino e finisco alle 7 di sera. Dipende dalla mole di lavoro.

Come riesci a ottenere nuovi incarichi?

Nel nostro settore la visibilità sul web è fondamentale. I nostri servizi vengono pubblicizzati tramite sito web e utilizzando tutti gli strumenti che il web marketing mette a disposizione. Sfruttiamo un po’ meno la pubblicità offline, ma il passaparola funziona benissimo. Un cliente che si trova bene di solito “sparge” la voce.

La formula per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con noi?

Quando scoprirò la formula del successo la metterò a disposizione tramite condivisione sui social network! A parte gli scherzi, posso solo dirti che alcuni obiettivi li ho raggiunti e che per altri sono ancora in cammino.

Quali suggerimenti ti sentiresti di dare a un webmaster alle prime armi?

La figura del webmaster prevede un’apertura mentale non indifferente. Tutto va molto veloce e gli aggiornamenti sono continui. Il consiglio principale è: “Se siete delle persone a cui i cambiamenti non piacciono, lasciate perdere!”.

Sei stata scelta come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuta membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di questo blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?

Intanto colgo l’occasione per ringraziarti. Per me fare questa intervista è decisamente un onore e un ‘occasione per spiegare qual è il mio lavoro!
Cosa penso di questo blog? Siamo in un periodo in cui tutti pensano di saper “scrivere” ma io ritengo che pochi lo sappiano fare davvero. Il tuo blog è strutturato bene e offre contenuti di qualità. Leggendoti si percepisce che è curato con passione e dedizione.

Mi presento: sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?

(Quante pagine ho a disposizione per rispondere a questa domanda?)
Per cominciare direi che l’azienda deve trasmettere la propria identità. In un momento in cui il settore delle telecomunicazione subisce la concorrenza è indispensabile sapersi differenziare e saper raccontare il proprio prodotto / servizio. In questo caso suggerirei una strategia di comunicazione che punti sul marketing narrativo (o storytelling d’impresa) attraverso il quale l’impresa riesce a raggiungere il proprio cliente evocandogli delle emozioni, delle sensazioni, degli elementi in cui possa identificarsi.
Un altro aspetto non trascurabile è che una buona strategia di comunicazione deve tenere conto di diversi aspetti del web: le interazioni con i clienti, i loro feedback e la condivisione.
Detto ciò, i social network sono sicuramente un’occasione da cogliere
A mio parere, una corretta gestione dei social network è ricettiva ai commenti degli utenti, offre risposte rapide ed esaustive e si spinge fino ad offrire servizi di customer care. La strategia d’impresa deve tener conto del fatto che il cliente è diventato sempre più esigente e non si limita ad assumere un ruolo passivo come spesso le aziende pensano. Il cliente vuole essere coccolato e interpellato.
A questo proposito sul web spesso assistiamo all’evoluzione del consumatore da “Consumer” a “Prosumer” (dato dall’unione delle parole inglesi producer, produttore e consumer - consumatore), un cliente che assume un ruolo più attivo nel processo economico e che vuole essere coinvolto nelle fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo del prodotto.
Concludendo direi che più l’azienda riuscirà a coinvolgere il proprio cliente e più riuscirà a fidelizzarlo.


Quale pensi sarà il futuro della comunicazione online?

Faccio sempre molta fatica a capire come evolverà il mondo del web. Tutto è talmente rapido che a volte è imprevedibile. Se devo comunque ipotizzarlo immagino tutti sempre connessi da qualsiasi luogo, il mondo cartaceo che non esiste più e il frigorifero che ordina da solo i prodotti di cui è sprovvisto!


Quale posto troveranno i freelance in questo scenario futuristico?

I freelance sono un’odiosa proiezione della nostra disoccupazione. Le aziende non assumono più e i ragazzi “aprono la partita iva” con la speranza di poter lavorare. Il problema è che spesso si esalta il numero in aumento di “ragazzi che si mettono in proprio” ma nessuno dice quanti di loro sono costretti a rinunciare dopo aver capito che non sono in grado di pagare le imposte. La vita del “freelance”non è così “rosea” come ce la immaginiamo. Mi piacerebbe sentire parlare di una riforma del lavoro che offra altri strumenti a tutti i coloro che hanno capacità imprenditoriali!

Un'ultima domanda: che cos'è per te la felicità?

La felicità è tutto ciò che mi fa star bene: l’amore, l’allegria, i miei figli.


L'intervista è finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio! A presto.


Letture consigliate

Un post tecnico, scritto da Katia, che ci svela in modo semplice e comprensibile come affrontare l'errore 403 con Mozilla Firefox.


E voi, cosa ne pensate?

Conoscete Katia? Siete d'accordo con le caratteristiche che un webmaster dovrebbe possedere? E cosa pensate della considerazione di Katia rispetto al lavoro freelance?




4 commenti:

  1. Splendida intervista.. non posso che condividere tutto ciò che è stato esposto da Katia!

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  2. soprattutto perchè conosco Katia ed è stata sincera...
    Antonietta

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    Risposte
    1. Ciao Antonietta,
      ti ringrazio per i complimenti.

      Come ripeto in occasione di ogni intervista, è al suo protagonista che va il merito del risultato conseguito ;)

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  3. Brava katia! Essere madre e lavorare intensamente non è affatto facile. Tu dimostri che quando ce la mettiamo tutta noi donne siamo veramente super ;) Bellissima intervista, complimenti.

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