lunedì 3 giugno 2013

Quattro Chiacchiere con... Rachele Muzio


Oggi siamo in compagnia di un'amica molto attiva e conosciuta sul web: Rachele Muzio, curatrice di progetti online per Università ed Enti di ricerca. Per conoscerla meglio riporto qui la presentazione che potete leggere in versione integrale sul suo blog, Web per signore.

Tessitrice di parole con il pallino di farne una professione fin dai tempi delle elementari. Lavoro come webmistress su progetti online legati alle donne, all’editoria e alla formazione imbastendo pixel su pixel di contenuti. Passo il tempo a scervellarmi su come organizzare i contenuti in modo da renderli facilmente accessibili, a sperimentare nuove possibilità di far circolare le informazioni, di creare e mantenere cooperazioni e di dar voce alle donne [...]”.

Come già anticipato, potete incontrare Rachele su Web per signore, ma anche sui social. La trovate su Twitter, Facebook, Google Plus e LinkedIn.

Ora lasciamo che Rachele risponda alle nostre domande...



Nome
Rachele Muzio

Età
36

Dove abiti
In un paesino dalle parti di Viterbo.

Dove vorresti vivere
Esattamente dove vivo. Sono nata e cresciuta a Roma, la fuga dalla città è stata finemente architettata.

Professione
Curatrice di progetti online per università ed enti di ricerca.

3 aggettivi per descrivere il tuo lavoro
Poliedrico, impegnativo, discontinuo.

3 aggettivi per descrivere la tua personalità
Sovversiva, ottimista, generosa. Un amico aggiungerebbe rassicurante.

3 qualità che vorresti possedere
Il dono dell'ubiquità per passare più tempo con le persone che amo, la pazienza di imparare anziché agire d'istinto ed essere (un po') più prudente.

3 difetti che possiedi e che non vorresti
La vita è una sola e mi godo quello possiedo difetti compresi.

La top 5 delle tue passioni
Leggere e scrivere sono così scontate che le tralascio quindi direi:
  1. Le gite nel fine settimana con la mia famiglia
  2. Giocare con mio figlio
  3. I pranzi con gli amici
  4. Le vacanze al mare o in giro per il mondo
  5. Twitter (la mia fonte di formazione continua)

La top 5 dei valori in cui credi
Libertà, Famiglia, Rispetto, Collaborazione, Condivisione

La top 5 delle tue paure
L'unica paura che ho è quella innominabile di ogni madre.

I tuoi obiettivi (personali e professionali)
Hai presente gli sport estremi? Ecco, quello è il mio modo di vivere quindi sposto di continuo un passo più in là i miei obiettivi. Dopo aver (ri)trovato l'amore della mia vita e la nascita di Diego è difficile volere di più a livello personale. Professionalmente mi piacerebbe lavorare nella redazione di Wired per rispostare l'asse ai (bei) tempi di Riccardo Luna.

I tuoi sogni (personali e professionali)
Il sogno personale è un casale in campagna con grandi vetrate, quello professionale è occuparmi delle strategie digitali di un'impresa innovativa.

Cosa stai facendo per realizzarli?
Il casale non è poi così irraggiungibile, abbiamo pagato un terzo del nostro mutuo e tra qualche anno potremo cominciare a guardarci intorno. Il lavoro che sognavo invece l'ho iniziato di recente. Sono una donna audace e quindi fortunata. O il contrario se preferisci.

Ok, ora che abbiamo rotto il ghiaccio, parlaci di te e della tua professione.
Ti sei definita una curatrice progetti online per università ed enti di ricerca, descrivici in modo chiaro e semplice che cosa significa.
Mi occupo di studiare progetti, master e associazioni e realizzare volta per volta la strategia digitale più adatta al target, al budget e alle competenze di chi avrà in mano la gestione di tutto.

Ti ricordi quando hai scelto di fare questo mestiere?
Ho iniziato a lavorare a sedici anni per pagarmi le vacanze e più avanti università e affitto. Ho fatto di tutto, dalla badante alla barista alla store manager. Poi la scintilla. A dicembre del 2004 Paola Bono, relatrice della mia tesi di laurea, mi propose di rifare il sito di DWF, storica rivista femminista.

Cosa ti ha spinto a farlo?
La sfida.
Alle elementari giocavo a inventare delle riviste impaginando testi e ritagli di giornale sui quadernini di Holly Hobbie. Come tesi di laurea ho consegnato un sito su cinema e teatro elisabettiano costruito da zero. Fare il sito di DWF mettendo mano a 30 anni di storia delle donne era per me il trait d'union fra l'amore per il mondo di carta e la curiosità per quello di pixel.

Quali requisiti sono necessari per fare la curatrice di progetti online?
I fondi delle università e degli enti di ricerca per la comunicazione dei progetti di dipartimento sono sempre ridotti all'osso e bastano a malapena per una singola persona. Questa persona quindi deve essere abbastanza flessibile da riuscire a comprendere argomenti anche molto distanti dalla propria formazione. Deve sapersi muovere bene con i programmi di grafica, con la programmazione, con la content curation, conoscere l'architettura delle informazioni, la SEO, l'usabilità, i sistemi di pagamento elettronico come PayPal e naturalmente i social network. A volte deve saper insegnare a persone adulte le basi per gestire in futuro il lavoro consegnato perché raramente ci saranno fondi per il mantenimento di un sito.

Come fai capire ai clienti di cosa ti occupi?
In genere dico che mi occupo di progetti online per le università trasformando delle vecchie locandine in siti internet. Non troppo distante dalla realtà fra l'altro.

Qual è il progetto a cui hai lavorato che più ti rappresenta?
Un progetto a cui ho lavorato e lavoro non per guadagno ma perché ci credo. Mi rappresenta perché racchiude sfida, sperimentazione, condivisione, collaborazione, lavoro editoriale e di relazione. Forse ne hai sentito parlare, si chiama Cowinning.

C'è stato un insuccesso che ti ha insegnato qualcosa? Ce lo racconti?
Non credo che nella vita esistano insuccessi. Si percorrono delle strade, alcune volte sono asfaltate e altre piene di buche. La mia strada piena di buche è stata una piccola casa editrice che mi ha insegnato che se a fine mese i soldi pattuiti non si vedono è improbabile che si vedranno dopo tre mesi.

Ed il successo che più ti ha gratificato?
Il progetto su cui sto lavorando ma per scaramanzia non dico di più.

Hai fatto tutto da sola o sei stata aiutata da qualcuno?
Il fatto di fare tutto da sole è un'illusione. Tutto ciò che combiniamo nella vita è sempre aiutato da qualcuno, che sia il sostegno di chi ci ama o un incontro giusto al momento giusto.

Come organizzi il tuo lavoro?
Io e il mio compagno abbiamo sempre lavorato senza orari e ho partorito Diego il giorno dopo la consegna di un progetto. Da quel momento abbiamo scelto di cambiare radicalmente abitudini per goderci il nostro cucciolo. Chi lavora con me sa che sono reperibile dal lunedì al venerdì in orario asilo: guadagno meno e arriviamo in scivolata a fine mese ma non ci siamo mai pentiti della nostra scelta.

Raccontaci la tua giornata lavorativa tipo.
6.30 – 8.00 Colazione, smistamento delle mie mail e di quelle degli account che gestisco, faccende domestiche
8.00- 9.00 Colazione Diego, un po' di gioco e asilo
9.10-11.55 Lavoro + aggiornamento dei social
12.00– 14.30 Riprendo Diego, pranzo, gioco e momento di coccole e ninne
14.30 – 16.30 Lavoro
16.30-22.00 Gioco con Diego e un occhio alle mail, cena, ninne
Sabato e domenica sono dedicate tassativamente alla famiglia. La giornata tipo di ogni mamma che lavora da casa con asilo fino alle 12 insomma.

Come riesci ad ottenere nuovi incarichi?
In genere sono le stesse persone con le quali lavoro a propormi incarichi per nuovi progetti o a passare il mio nome a colleghe e colleghi.

La formula per il successo l'hai già scoperta? Hai voglia di condividerla con noi?
La formula per il successo dipende da quello che ciascuna di noi intende per successo. Per me è seguire il proprio istinto e puntare il cannocchiale sempre in alto.

Quali suggerimenti ti sentiresti di dare ad una curatrice di progetti online alle prime armi?
Le direi di avere occhi ben aperti su quello che succede in rete in relazione al proprio ambito di interesse e di lavorare part-time in un fast food per restare con i piedi ben piantati nella realtà. Il senso pratico e la resistenza allo stress che ho imparato preparando caffè all'ora di punta nessun corso avrebbe mai potuto insegnarmelo.

Sei stata scelta come protagonista delle interviste di QuiCopy perché ritenuta membro autorevole della comunicazione sul web. Cosa pensi di questo blog e perché hai deciso di fare questa chiacchierata?
Sono strabiliata dalla tua costanza e dall'ottima organizzazione del tuo calendario editoriale. Come non accettare di fare questa chiacchierata?

Mi presento: sono il marketing manager di un'azienda che si occupa di telecomunicazioni, piacere! Quali pensi che siano le strategie di comunicazione sul web irrinunciabili per un'impresa?
Non esistono strategie del web universali. Direi al manager di non fare questa domanda a me che l'azienda non la vivo ma di farla a chi ci lavora: la segretaria, il responsabile marketing, perfino la signora delle pulizie. Ai vertici delle aziende spesso sottovalutano le risorse che già hanno o le collocano in modo sbagliato.

Quale pensi sarà il futuro della comunicazione online?
Credo che prenderà sempre più piede l'Open Source e che i Paesi emergenti avranno un ruolo importante nell'innovazione. La penuria di risorse stimola soluzioni altamente creative.

Quale posto troveranno i freelance in questo scenario futuristico?I freelance – nella forma attuale per cui sono sotto tutelati, sotto pagati e super sfruttati - spero non esisteranno più. Mi piace immaginarli al lavoro da ufficio, coworking o casa con un accredito di stipendio ogni 27 del mese, la possibilità di chiedere un mutuo per comprare casa e metter su famiglia, la liquidazione non polverizzata da decine di contratti diversi in successione e la pensione a fine carriera. Visto che stiamo lavorando di immaginazione...

Un'ultima domanda: che cos'è per te la felicità? 
Fare sempre quello in cui si crede.

L'intervista è finita! Grazie mille per il tuo contributo. Fare la tua conoscenza è stato davvero piacevole ed il tuo contributo sarà utile ai lettori di QuiCopy. Ora che ti conosciamo, ti terremo d'occhio. A presto!



Letture consigliate

Un post che arriva dal blog di Rachele e che ci offre un'utile recensione di Lavoro, dunque scrivo! di Luisa Carrada.


E voi, cosa ne pensate?

Conoscevate Rachele? Cosa pensate del suo approccio al lavoro e delle scelte che l'hanno portata ad organizzarsi come mamma e donna del web? 

7 commenti:

  1. Conosco Rachele, è stata anche mia ospite :)

    D'accordo sul ruolo dei freelance e su un loro futuro più valutato, anzi diciamo puree valutato, visto che ora non lo è per niente.

    Iniziare a lavorare nel web con un lavoro sulle spalle è un'idea giusta, almeno finché non si riesce a essere indipendenti.

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    1. Giusto, dimenticavo che Rachele era già stata tua ospite :)

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  2. Il segreto del successo di Rachele è l'aver capito che l'unità di misura della vita non è l'individuo, ma la famiglia, è anche per questo che la ritengo molto rassicurante!

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    1. È vero, rassicurante e professionale. Un mix che colpisce e lascia il segno!

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    2. Lo sapevo che l'amico che la definisce rassicurante eri tu Matteo :D
      Michaela

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  3. Grazie Cristiana per l'ospitalità e ai websignori per i commenti ;-)
    Buona giornata!

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    1. Ciao Rachele,
      Grazie a te per esserti raccontata ai miei lettori.

      A presto!

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