giovedì 6 febbraio 2014

Il blogger tra ansia e voglia di emergere

Succede, di nuovo.
Adesso, proprio in questo momento, ho preso in mano la penna e – bam!mi sono bloccata.

Il calendario editoriale è fissato da tempo, so anche cosa devo scrivere oggi. Eppure qualcosa non funziona. Non riesco ad andare avanti nella stesura.

Capita anche a voi, lo so. Tant'è che in rete trovate centinaia di articoli dedicati al blocco dello scrittore. Ma sapete una cosa? 

Non ci interessano affatto! Ora, abbiamo bisogno di altro.


Dobbiamo metterci noi stessi

So che siete convinti che il blogger perfetto sia come un automa digitale. Una macchina capace di sfornare post quasi a comando.

Ed è così, in un certo senso. Tutto merito dell'abitudine. Col tempo, si acquisiscono i meccanismi del mestiere e la stesura diventa veloce, scorrevole.

Quando scriviamo per noi – per il nostro blog – capita spesso che gli ingranaggi si arrestino. Basta, dobbiamo decidere: ci lasciamo cogliere impreparati o reagiamo di fronte all'imprevisto?

Per quanto mi riguarda, la soluzione migliore è la seconda. Ormai mi conosco e ho capito che quando significa che: 

  • mi sto facendo limitare dagli schemi mentali;

  • sto procedendo in modo meccanico;

  • non sto pensando a me stessa.

Allora mi dico: “Cris, è giunto il momento di passare alla tattica L.S.D.!”.
Tranquilli, nulla che abbia a che fare con le sostanze stupefacenti. Ora vi spiego.


La tattica L.S.D. per blogger bloccati

 

L'acronimo sta per: Liberati, Sciogliti, Divertiti
In parole povere: “Smettila di scrivere perché devi e fallo solo per piacere!”.

Una tecnica che funziona e che vi aiuta a scrivere efficacemente. Soprattutto se il vostro obiettivo è quello di promuovervi.


#1 – Liberati!

Da cosa?
  1. Dagli schemi mentali.

  2. Dalle aspettative.

  3. Dai timori.

  4. Dalla mania dei numeri.

  5. Dall'ambizione.
Mentre state scrivendo, adesso, alzate le dita dalla tastiera, prendete una penna in mano e mettete nero su bianco quello che avete in testa. Proprio come se chiacchieraste con qualcuno.

Insomma, ridete se necessario, emozionatevi, concentratevi, esprimetevi. Ma fatelo senza pensare al resto.

Ci siete solo voi, un foglio di carta e le vostre idee. Non serve altro a un blogger.


#2 – Sciogliti!

Perché?

Semplice: avendo imparato le regole del blogging, siete diventati vittime dei meccanismi. Un continuo: “Scegli l'argomento, fa' la scaletta, scrivi, revisiona, seleziona le immagini, impagina, revisiona, programma, revisiona...”.

Uh, che noia! Posso dirlo?

Se non siamo noi a concederci un po' di libertà, spezzando la routine, nessuno può farlo al posto nostro. 

Allora, scioglietevi!

Anzi, ancora meglio: fatelo strano!

Procedete in modo diverso, per una volta. Sarà appagante, soddisfacente, entusiasmante.


#3 – Divertiti!

Sapete cosa non funziona?

Vi state preoccupando troppo dei lettori, dell'opinione che possono farsi di voi. Siete sotto pressione. Ecco, cosa non funziona!

L'unico rimedio valido è divertirsi.

Come ho risolto?

Scrivo per i miei blog solo quando ne ho davvero voglia. Pubblico con regolarità, certo, ma non perché devo.

Il risultato?

I post mi rappresentano meglio: rendono bene l'idea di chi sono.

La tattica L.S.D. È un toccasana per il personal branding

Ed è questo il vero motivo per cui ho scritto il post di oggi. Perché questa tattica – questo approccio al blogging – è utile per fare emergere la personalità di chi scrive. 

Quindi, se vi state domandando che stile di scrittura è più adatto per fare personal branding, siete fuori strada.

Liberatevi, Scioglietevi, Divertitevi! Solo così potremo leggervi davvero.


E voi, cosa ne pensate?

Credete esistano tecniche di scrittura più adatti al personal branding? Qual è il vostro approccio al blogging? Vi siete mai sentiti bloccati o frustrati in fase di stesura? 

8 commenti:

  1. Ovviamente sono d'accordo. Ho visto che quando ho scritto in modo più sciolto e "duivertente" i miei post sono riusciti meglio, nel senso che ci ho messo meno tempo e anche la comunicazione ne ha guadagnato.

    La miglior tecnica di scrittura per il personal branding è quella che stai portando avanti tu: massima naturalezza, abbattimento del linguaggio "tecnicista" e accademico. Anche perché devi raggiungere più pubblico possibile.

    Bloccato non proprio, forse un po' frustrato sì.

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    1. Beh, ti ringrazio Imperi :)

      Ecco, la naturalezza è molto importante. Riuscire a comunicare se stessi non è facile, anche a causa del pudore e della paura di non trovare il consenso del pubblico.

      La frustrazione è un segnale. Ti dice che qualcosa non sta andando al meglio. Cosa lo devi capire tu. Ma è importante superare questa fase e diventare un blogger felice, come dicevo su ParliamoDigitale ;)

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  2. Ogni volta che devo iniziare un post sono bloccata. Mi pongo sempre le stesse domande. E se scrivo male? E se nessuno lo legge? e se non sono chiara??? e così tardo di due giorni dalla scadenza che mi sono fissata.
    Poi mi ripeto. Questo blog è nato per me stessa, Per divertirmi a scrivere e se nessuno lo legge..pazienza. Io così sono consapevole che sto crescendo giorno dopo giorno con questo mio piccolo progetto.
    Grazie ancora per i tuoi utilissimi post.!!!!

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    1. Ciao Elisa,
      ti ringrazio per aver condiviso i tuoi timori legati alla scrittura.

      Spesso ci sentiamo bloccati, ma se ripensiamo al perché abbiamo dato vita al blog, beh, tutto diventa più semplice.

      Il segreto è crescere con lui, hai ragione ;)

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  3. Ciao!! Bellissimo post! :D
    Allora, premetto che non ho un blog che c'entra con personal branding (parola astrusa da poco entrata nel mio vocabolario), né con il tipo di argomenti che tratto ho mai mirato a chissà cosa però... però. Però una volta entrata in questo mondo "frenetico" mi è iniziata l'ansia, proprio per le cose che hai scritto tu. Da sola cerco di equilibrarmi, respiro, evado, e poi inizio a scrivere sulla mia agenda di fortuna, o dove capita, e bam, l'ispirazione!!
    Secondo me ci facciamo troppo condizionare, un blogger deve pubblicare tot, accaparrarsi un tot di lettori fissi, un tot di plus ecc. ed è normale che si entri in un vortice di tensione.
    Invece lo si dovrebbe fare proprio con una bella dose di L.S.D.(a proposito troppo forte! ;D ),e tenersene sempre una scorta lì, proprio sulla scrivania.
    Grazie per questo post me lo appunto e non me lo scordo, a presto,
    Vivy :D

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    1. Ciao Vivy,
      piacere di conoscerti :)

      Hai ragione: quante pressioni che subiamo! Troppe, inutili. Trovare un proprio equilibrio mi pare la soluzione più sensata.

      Hai detto bene. Quando si inizia accade quasi per caso. Poi, in breve, ci si prende gusto e si entra nel meccanismo del blogging. Mantenere l'entusiasmo iniziale non sempre è facile, ma sicuramente ci aiuta.

      A presto e grazie per essere passata ;)

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  4. a volte mi capita, di avvertire questa specie di "ansia da prestazione" quando sono alle prese con un nuovo post. ho due blog, uno dedicato a pensieri, frammenti, suggestioni, e l'altro dedicato ai miei articoli, e quindi di taglio giornalistico. "l'ansia da prestazione" riguarda soprattutto questo secondo blog.
    "Spesso ci sentiamo bloccati, ma se ripensiamo al perché abbiamo dato vita al blog, beh, tutto diventa più semplice". questa tua frase mi ha offerto un punto di vista interessante e inedito su questo mio periodo di stanca.

    a rileggerti :)

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    1. Ciao Francesca,
      intanto grazie per essere passata di qui :)

      I periodi di stanca, come dici tu, capitano a tutti. Soprattutto alle persone che non si accontentano di fare bene e che vogliono dare sempre il meglio.

      Si tratta di un buon segno, lo sai?

      Quello che posso dirti è di non farti influenzare eccessivamente dal malumore. Magari prova a cambiare qualcosa. Anche solo un piccolo dettaglio. Che ne so, potresti variare un tantino l'iter di lavoro. Provare nuovi approcci è sempre utile.

      Sono sicura che anche tu troverai la formula di blogging più adatta a te.
      A presto!

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