Questo post
aderisce all'iniziativa Dimmi
cosa scrivere nel blog e nasce da un suggerimento di Simona
Nurcato.
La guida
alla grammatica italiana di base è terminata la scorsa
settimana, ma la rubrica dedicata alla lingua continua lasciando
spazio ai casi dubbi, le eccezioni e le
particolarità del nostro idioma. Oggi iniziamo cercando di
accontentare la richiesta di Simona che ci ha proposto di chiarire le
questioni legate all'utilizzo della punteggiatura.
Gli errori più comuni nella punteggiatura
In uno dei
primissimi post apparsi su QuiCopy mi occupai proprio di
punteggiatura.
Quello che feci all'ora fu analizzare i principali segni di
interpunzione e le regole che ne definiscono l'uso. Oggi, invece,
cercherò di fare il punto sugli errori da evitare. Quelli
che, fin troppo spesso, ci ritroviamo a commettere.
Ho deciso di
affrontare l'argomento in modo un po' particolare. Per l'occasione ho
creato una serie di immagini che mi aiuteranno nel presentare i vari
casi.
Prima di
procedere, però, è bene chiarire che la punteggiatura è una
materia che viene sì regolata da norme precise, ma che è piuttosto
libera nell'utilizzo per fare in modo che assolva al suo compito
principale: quello di dare ritmo alla lettura.
La virgola
La sua funzione principale è quella di dare una cadenza
precisa a periodi lunghi e complessi, dunque non esistono
regole rigide che ne impongono l'uso. Quello che possiamo fare è di
limitarci ad analizzare i casi in cui questa è consigliata:
- tra due o più proposizioni per definire l'impostazione della lettura (in questo caso andrà posta sempre prima della congiunzione o del pronome relativo – es. La ragazza si diresse verso il museo da sola, perché l'amica si attardò in compagni di un ragazzo);
- per segnalare l'inizio e la fine di un inciso, cioè di quella parte della frase che serve ad aggiungere degli elementi che, però, non modificano il significato della stessa (es. Correre sull'erba, come quando era bambina, era l'unica cosa che la facesse sentire viva).
Vediamo ora i quattro errori più comuni legati all'uso della
virgola. Per farlo ho creato un'immagine che ci aiuterà a rendere
più immediati i concetti.
La virgola NON si usa mai:
2. con espressioni come dire che/se, pensare che/se,
chiedere che/se;
3. tra soggetto e verbo;
4. tra verbo e complemento oggetto.
I due punti
I due punti
servono assolvono tre funzioni principali:

- presentare una spiegazione;
- iniziare il discorso diretto.
Nonostante si
tratti di un segno di interpunzione piuttosto comune e facile da
usare, pare vengano commessi diversi errori nel suo utilizzo.
Aiutiamoci ancora una volta con un'immagine.
I due punti NON
si usano mai:
1. tra il verbo e il soggetto o il complemento oggetto;
2. con verbi come domandare, chiedere o dire.
Punteggiatura, gli usi particolari
Come abbiamo
detto, esiste una certa tolleranza nell'impiego della
punteggiatura. Per questo ho deciso di segnalare quegli usi
non proprio sbagliati che sono comunemente accettati. Ho
selezionato i tre casi più diffusi, quelli che a mio avviso
non interferiscono con la leggibilità di un testo.
- È possibile anteporre la virgola alla congiunzione e quando vogliamo rendere graficamente una piccola pausa all'interno di una frase, magari proprio dopo avere utilizzato la stessa parte del discorso precedentemente (es. Decisi di raccogliere margherite e violette, e non mi accorsi che stava per tramontare il sole).
- I puntini di sospensione sarebbero da evitare perché rischiano di generare fraintendimenti. Soprattutto quando si abusa della loro funzione e si sospende, si tronca un discorso senza più riprenderlo. A mio avviso sarebbe consigliabile preferire l'utilizzo di altri segni di interpunzione. Qualora ciò non fosse possibile è sempre meglio usarli solo porre enfasi nello scritto.
- Il punto esclamativo può essere utile quando si fa un'esortazione o si esprime un sentimento particolare. Ad ogni modo è meglio evitare la ripetizione dello stesso (!!!) o l'accoppiamento con il punto interrogativo (!? - ?!). Costruzioni che, nella realtà, non esistono e non conferiscono un'espressione particolare in fase di scrittura.
Conclusioni
Oggi abbiamo
visto come le questioni legate alla punteggiatura siano tutt'altro
che scontate. Le eccezioni e i gli usi particolari sono numerosi e
non sempre possiamo individuare gli errori con precisione. Per questo
mi sento di consigliarvi sempre di rileggere ad alta voce i vostri
scritti, rispettando i segni di interpunzione che avete inserito.
Sono certa che questo vi aiuterà a eliminare il superfluo e a
scegliere le soluzioni più idonee.
Letture consigliate
Ecco un post
che ci dice come utilizzare i puntini di sospensione. Il suo autore,
Alessandro Scuratti,
si dedica spesso ai temi legati alla grammatica italiana offrendo
consigli utili e chiari.
E voi, cosa ne pensate?
Come scegliete la punteggiatura per i vostri scritti? Ci sono regole
che infrangete volutamente? Quali? Esistono altri usi particolari dei
segni di interpunzione che volete segnalare?
Bella l'idea di inserire una mini-infografica per spiegare la punteggiatura :)
RispondiEliminaSpecialmente sull'uso della virgola vedo molto spesso gli errori che hai mostrato, non solo online ma purtroppo anche nei libri.
Hai poi giustamente parlato di ritmo: la virgola serve proprio a quello, anzi credo che lo definisca, quindi va usata secondo precise regole, altrimenti la frase o il periodo perdono di intensità o persino riisultano incomprensibili.
Ho un dubbio sui due punti. Dici che dopo il verbo dire non vanno usati. Ma per indicare il discorso diretto anche?
Esempio:
Disse: "Muoviti".
Ho visto diverse volte un discorso diretto scritto così.
L'uso dei numerosi punti esclamativi e interrogativi è quasi una piaga online, purtroppo.
Grazie :)
EliminaSui due punti chiarisco subito: vanno sempre usati per introdurre il discorso diretto, ma se in una frase troviamo il verbo dire seguito, per esempio, dal discorso indiretto non si utilizzano.
Provo a fare un esempio.
"Mia figlia dice: che adora leggere libri illustrati".
In questo caso si tratta evidentemente di un errore.
So che sembra abbastanza ovvio, ma ho trovato spesso errori di questo genere.
No, non è ovvio. A me sembra ovvio e anche a te, ma si trovano spesso quegli errori. Sul discorso diretto avevo frainteso io.
EliminaLo so: troppi errori e troppo diffusi. Tranquillo, rischio sempre di essere poco chiara ;)
EliminaNo, eri stata chiarissima invece. Hai scritto che servono per "iniziare il discorso diretto" infatti.
EliminaSono io che mi perdo i pezzi :D
Non ho mai fatto nessuno di questi errori, per mia fortuna, ma sono contento di aver letto, così me li evito per il futuro.
RispondiEliminaCiao Davide,
Eliminahai ragione: ogni tanto un ripasso non guasta!
Ciao Cri, ti ringrazio per aver accolto la mia richiesta con il tuo solito entusiasmo. La virgola è il segno di punteggiatura che preferisco e, come sai già, ne abuso parecchio per dare ritmo alle frasi. La "e" dopo la virgola, o spesso anche il "ma", è uno dei miei vizi principali. Nelle mie intenzioni c'è sempre quella di evidenziare la pausa che vorrei il lettore facesse. Sapendo che è un errore, ora rileggo sempre chiedendomi se è proprio necessaria. Secondo te (e Daniele) quando è un errore grave e quando invece può far parte di uno stile di scrittura?
RispondiEliminaCiao Simo, figurati!
EliminaPer quanto riguarda il ma, questo va sempre dopo la virgola. Quindi non si tratta di un errore.
Quando, invece, usi la congiunzione e sarebbe preferibile evitare il segno di interpunzione. Comunque puoi usare la virgola in frasi lunghe o che richiedono una breve pausa.
Lo stile di scrittura passa anche attraverso l'uso della punteggiatura, ma non solo. Secondo me è sempre importante pensare al lettore e alla leggibilità del testo.
Complimenti per l'articolo (da twittare a più non posso) e le immagini, ottimo esempio di "visual content" che completa e dettaglia il contenuto del post.
RispondiEliminaCiao Andrea, grazie mille.
EliminaIn realtà le immagini le ho create al volo con lo smartphone mentre ero al parco con mia figlia. In futuro farò meglio, si spera.
Se vuoi ti scrivo un post scientifico-profetico: la punteggiatura nell'era di internet - prospettive sull'evoluzione dell'italiano scritto di massa.
RispondiElimina(Ah, la virgola! sembra facile, ma la si usa a sproposito che è una meraviglia).
Lo accetterei volentieri un tuo post, sul serio ;)
EliminaSì, la virgola è davvero terribile!
Carissima: un bel post. Anche io ho scritto su questo tema. A me risulta che i due punti, oltre ad introdurre il discorso diretto, gli elenchi e una spiegazione, introduca un'enumerazione ( che poi è come un elenco o lista), una conseguenza, una citazione; inoltre dimostra, illustra e chiarisce quello che era stato appena detto. Sulla virgola e la congiunzione "e" ho scritto un post e qui sarebbe troppo lungo riscrivere in proposito. Poi c'è il punto e virgola (ma forse lo avresti trattato a parte!), segno di interpunzione di difficile uso. Quest'ultimo separa due proposizioni che rende sia autonome sia legate (altre spiegazioni nel post dedicato); inoltre introduce un elenco o numerazione quando vi siano molte voci (elenco complesso). Sempre interessanti i tuoi post! Buon lavoro (vedo che ne fai tanto)!
RispondiEliminaCiao Lucia, ti ringrazio.
EliminaIn quest'occasione ho preferito concentrarmi sugli errori più comuni legati ai segni di interpunzione.
Circa le regole d'uso avevo già scritto qualcosa, ma hai fatto benissimo ad apportare il tuo contributo.
Buon lavoro anche a te!